City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Mercoledì 30 Novembre 2011 10:23

CRISI: MONTI all'Eurogruppo illustra monovra Italia In primo piano

(ASCA) - Bruxelles, 30 nov - Sono le 23,20 di ieri quando il Presidente del Consiglio, Mario Monti, lascia palazzo Justus Lipsius al termine di un lungo Eurogruppo che ha visto tra gli argomenti in agenda la situazione italiana e il rapporto del Commissario Ue agli affari economici e minetari, Olli Rehn, primo risultato del monitoraggio degli 'ispettori' europei. E' visibilmente soddisfatto, sorride ai giornalisti ma rinvia a oggi le sue dichiarazioni. 'E' andata bene?' chiedono i giornalisti. ''Si', molto bene'', si limita a dire. In effetti, i commenti sugli impegni assunti dal nuovo esecutivo sono positivi. Monti ha illustrato le linee della manovra allo studio e ha ribadito la volonta' di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 adottanto le opportune misure e le riforme per la crescita. Segue

 

E' il commissario Rehn a prendere la parola, nel corso della conferenza stampa sull'Eurogruppo. ''Ho presentato l'esito degli incontri avuti a Roma con il premier e con la Banca d'Italia sul consolidamento finanziario e le riforme promesse dal governo. Monti ha sottolineato con chiarezza che i suo governo prendera' le decisioni necessarie a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. E questo - ha aggiunto Rehn - e' essenziale per la stabilita' finanziaria, la fiducia dei mercati e per superare la crisi del debito''. Gli interventi verteranno su ''crescita, occupazione ed equita'''. Nessuna indicazione sull'entita' della manovra. ''I numeri sono in fase di studio in queste ore. Il governo - sono state le parole del commissario - sta valutando in queste ore le necessita' in concomitanza con una crescita inferiore. Si stanno facendo i calcoli sul fabbisogno e le misure per colmare il gap. Noi affiancheremo le autorita' italiane per raggiungere questi obiettivi. Siamo certi che il governo arrivera' al pareggio di bilancio nel 2013 e rimarra' nel percorso di consolidamento anche nel 2012''. Parole di apprezzamento e fiducia nei confronti del governo Monti anche dal presidente dell'Eurogrppo, Jean Claude Juncker. ''Non ho preoccupazione per l'Italia. Tutto verra' fatto perche' la stabilita' sia garantita''. Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro delle finanze belga, Didier Reynders. ''C'e' grandissima fiducia da parte di tutti i ministri dell'Eurogruppo per l'impegno di Mario Monti. Lo conosciamo bene. La prossima settimana presentera' le sue proposte a Roma e le spieghera' con maggiori dettagli al Consiglio Europeo''. Mentre si avvicina il 5 dicembre, giorno indicato dal governo per il varo della manovra, e' il classico balletto di cifre. Il documento di Rehn lascia intendere la necessita' di una correzione di circa 11 miliardi per il 2012, che servono a portare il rapporto deficit/pil all'1,6%, come stimato dal precedente governo, contro le previsioni d'autunno della Commissione che indicano il 2,3%. La differenza dello 0,7% porta a valutare una manovra di, appunto, 11 miliardi. Una ulteriore quota andrebbe poi aggiunta per il 2013. Altre indiscrezioni tecniche circolate a Roma nelle ultime ore parlano di una manovra di 20 miliardi. Il menu' e' quello ormai ricorrente: riforma delle pensioni puntando al superamento dei trattamenti di anzianita' e al blocco dell'indicizzazione (esclusi gli assegni piu' bassi), aumento dell'iva, tassazione sulla proprieta' e sulla casa (ritorno dell'Ici sulla prima casa o super-Imu), alleggerimento del carico tributario sul lavoro. La relazione di Rehn si sofferma anche sulla riforma del mercato del lavoro per superare le attuali rigidita' ed introdurre meccanismi piu' flessibili in uscita, parallelamente all'introduzione di adeguati risarcimenti calcolati in base alla retribuzione.


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