Tale zona ha cosi' battuto il Mezzogiorno, che ha visto nel proprio stock un +1,1% da inizio anno con un aumento in termini assoluti pari a 22.448 nuove attivita'. Le due macroaree settentrionali si collocano invece sotto la crescita media, registrando un incremento delle aziende dello 0,6%, per complessive 9.737 unita' in piu' nel Nord-Ovest e 7.479 imprese in piu' nel Nord-Est. Guardando pero' ai valori assoluti, precisa Unioncamere, gli apporti piu' consistenti alla diffusione del tessuto imprenditoriale vengono dalla Lombardia (+8.091 imprese) e dal Lazio (+6.901 unita'). Rispetto ai primi 10 mesi dello scorso anno, comunque, sono proprio il Centro e, soprattutto, il Nord-Ovest le aree che hanno registrato un'attenuazione della dinamica di crescita delle imprese italiane. Il Centro, infatti, aveva segnato un anno fa un incremento di oltre 19mila imprese (con un tasso di crescita dell'1,5%), mentre nel Nord-Ovest l'incremento era stato di piu' di 20mila unita', con un tasso di crescita del +1,3%. In rapporto alle Regione, all'Abruzzo va il primato dell'aumento del numero delle imprese con un tasso del +3,8% nei primi 10 mesi di quest'anno, superiore a quello dello scorso anno (+1,5%). Dopo un anno di crescita modesta, hanno visto un'espansione del tessuto imprenditoriale l'Umbria (con un +2,3% di quest'anno contro il +1,3% dei primi 10 mesi dell'anno scorso) e la Basilicata (+3% da gennaio a ottobre 2011 contro il +0,5% dei primi 10 mesi del 2010). Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia chiudono la classifica, aumentando le imprese registrate alle Camere di commercio dello 0,1%. Nel confronto con il 2010, sono soprattutto il Piemonte e la Calabria le regioni che, in termini relativi, mostrano crescite meno consistenti: +0,2% in Piemonte contro il +1% dei primi 10 mesi del 2010; +0,7% la Calabria contro il +1,5% dell'anno scorso.