City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Lunedì 05 Dicembre 2011 09:48

MANOVRA: Monti alle Camere nel pomeriggio In primo piano

(ASCA) - Roma, 5 dic - Asciugate le proprie lacrime (pianto in diretta tv ieri sera per il ministro del Welfare, Elsa Fornero) - nella speranza che siano magari meno del previsto quelle che, anche solo idealmente, verseranno in futuro gli italiani - il governo presenta la manovra alle Camere. Dopo il via libera in Consiglio dei ministri, e in attesa che il decreto giunga in Commissione a Montecitorio per avviare il suo iter parlamentare, Mario Monti e' chiamato nel pomeriggio a riferire alle Assemblee, con un'informativa urgente, sulla portata di un provvedimento molto pesante, da 24 miliardi (30 lordi), varato per non disattendere l'impegno di giungere al pareggio di bilancio nel 2013.

E su cui stamattina inizieranno a pronunciarsi gia' i mercati, la cui reazione e' molto attesa, rappresentando anche il motivo dell'accelerazione con cui si e' arrivati al varo domenicale da parte del Cdm, in anticipo rispetto alle previsioni. Il premier, dopo l'incontro a mezzogiorno con i giornalisti stranieri (ieri ha illustrato per circa due ore in conferenza stampa, ''agli italiani'', le misure approvate), si rechera' alla Camera alle 16 e, due ore dopo, sara' al Senato. A conclusione dei suoi interventi, in entrambi i rami del Parlamento, si avviera' un breve dibattito in Aula (tutti i partiti riuniranno in giornata i propri gruppi per esaminare il testo). Sul fronte politico (quello sindacale e' compatto nel contestare innanzitutto al governo le modifiche apportate al capitolo pensioni), nonostante i distinguo individuali, e le difficolta' per i vari leader di partito nel doversi giustificare con i propri elettori per l'appoggio a un governo tecnico che ha appena varato una manovra ''lacrime e sangue'', difficilmente l'esecutivo incontrera' difficolta' nell'ottenere l'ok del Parlamento alla conversione in legge del decreto. Lo si comprende anche dal fatto che l'unica critica esplicita arriva dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, per il quale l'impianto generale non risponde ancora a criteri di equita'. Detto questo, ''penso che si dovra' continuare il confronto con il governo. Ci lavoreremo. Dopodiche', e' chiaro e va anche detto per onesta' che tutte queste misure vanno ad assorbire misure che in molti casi c'erano ed erano previste. Avevamo davanti 20 miliardi di riduzione per le famiglie e per l'assistenza''.

 

 


camera
Social Forum

Facebook_suiciditwitter_iconyoutube6349214

Questo sito utilizza i cookies per migliore la tua esperienza di navigazione. I Cookies utilizzati sono limitati alle operazioni essenziali del sito. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information