City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Mercoledì 21 Settembre 2011 09:20

GOVERNO: ATTESA PER IL VOTO DI DOMANI SU MILANESE (IL PUNTO)

 

(ASCA) - Roma, 21 set - Oggi sono due gli appuntamenti politici di rilievo del centrodestra: un annunciato vertice di maggioranza con Silvio Berlusconi; la riunione del gruppo della Lega Nord alla Camera, a cui partecipera' Umberto Bossi, che dovra' decidere come votare domani in Aula sulla richiesta di arresto dell'onorevole Marco Milanese, Pdl, ex collaboratore del ministro Giulio Tremonti. Il voto - su richiesta dei gruppi di Pd, Fli e Idv - sara' a scrutinio segreto. Qualora prevalessero i si' all'arresto di Milanese indagato nell'inchiesta P4 (dopo quelli dello scorso luglio nei confronti di Alfonso Papa, Pdl, detenuto nel carcere di Poggioreale a Napoli), sarebbe una indubbia sconfitta per la maggioranza. Il destino di Milanese e' affidato a una manciata di voti.

Se per esempio anche solo i deputati della Lega Nord che fanno riferimento al ministro Roberto Maroni dovessero orientarsi per il si', solo qualche franco tiratore dell'opposizione potrebbe salvare dall'arresto l'onorevole del Pdl. Il voto di domani e' percio' ritenuto un test sulla tenuta della maggioranza. Per questo Ignazio La Russa, ministro della Difesa, ci ha tenuto a precisare che in ogni caso l'esito del pronunciamento su Milanese non avra' ripercussioni sulla stabilita' del governo e in particolare sul ruolo di Tremonti. Quest'ultimo ha incontrato ieri i rappresentanti di Confindustria, Abi e Rete Imprese Italia per discutere il Documento di economia e finanza (Def) a cui sono affidate le aspettative di crescita dell'economia. All'orizzonte, qualora il governo dovesse continuare la sua marcia, c'e' un altro problema per la maggioranza: la mozione di sfiducia presentata dal centrosinistra nei confronti di Saverio Romano, ministro dell'Agricoltura nominato lo scorso marzo, che sara' votata dall'Aula di Montecitorio a scrutinio palese. Romano e' indagato per associazione mafiosa. Le polemiche nei suoi confronti si sono riaccese per le recenti rivelazioni del pentito di mafia Stefano Lo Verso. Il vertice di maggioranza previsto per oggi deve intanto fare il punto sull'attivita' del governo, dopo che l'esecutivo e' stato battuto ieri cinque volte nell'Aula della Camera su alcuni emendamenti presentati dai deputati radicali e del Pd al testo sugli spazi verdi urbani. La maggioranza e' stata battuta una prima volta quando e' stato approvato un emendamento presentato dai deputati radicali. Poi, in rapida successione, e' stata respinta la richiesta del relatore Angelo Alessandri (Lega) di rinviare il provvedimento in commissione. Con il parere contrario di commissione e governo sono passati altri due emendamenti dell'opposizione. A quel punto la seduta e' stata momentaneamente sospesa per consentire la riunione del Comitato dei nove e una valutazione del testo dopo l'approvazione degli emendamenti. Elio Belcastro, sottosegretario all'Ambiente, ha infine annunciato che il governo ha deciso di rimettersi all'Aula su tutti gli emendamenti al testo sugli spazi verdi pubblici urbani pur ''evidenziando che si vota qualcosa che non ha copertura finanziaria''. Pier Ferdinando Casini, Udc, ribadisce la proposta di un governo di responsabilita' nazionale: ''Solo chi non vuole vedere non si accorge della situazione''. Per Erminio Quartiani, responsabile d'Aula del Pd, ''il dato politico e' chiaro: la maggioranza non tiene e l'opposizione e' compatta''. Massimo Donati, capogruppo dell'Idv, si rivolge al Quirinale: ''Rinnoviamo l'appello al presidente della Repubblica affinche', preso atto del deteriorarsi dell'azione di governo, invii un messaggio alto e forte alle Camere in modo che si creino le condizioni per superare questa insostenibile frattura tra paese e Parlamento''. Anche Gianfranco Fini, presidente della Camera, durante la presentazione di un libro di Valdo Spini che si svolgeva a Montecitorio, ha osservato che il governo e' stato battuto ''perche' evidentemente ha una maggioranza numerica che e' molto fragile in termini politici, qualche campanello dovrebbe suonare''. Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, torna a battere sul valore del voto di domani sulla richiesta di arresto di Milanese: ''Il prevalere dei si' puo' accelerare la crisi di governo''.


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