Altri due innocenti, Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono rimasti in carcere per 1450 giorni, tornati liberi lunedi' notte dopo la sentenza di assoluzione pronunciata dalla Corte di Assise d'Appello di Perugia. Non si esclude che anche loro possano chiedere un risarcimento. Un altro verdetto quello della Cassazione alla quale ricorreranno i PM Mignini e Comodi e la famiglia Kercher, si dovra' attendere. E' l'ordinamento giudiziario italiano, garantista. Il presidente della Corte di Appello Claudio Pratillo Hellman in una intervista alla Rai ha spiegato che ''basta un piccolo dubbio per assolvere''; ha ribadito che ''soltanto Rudy conosce la verita'; lo dico perche' sicuramente lui era presente sulla scena del delitto, anche se a giugno, in aula, ha riferito: ho sempre pensato che ci fossero loro due'', ossia Amanda e Raffaele. Quindi l'unico che resta in carcere per quell'omicidio con condanna passata in giudicato (processo con rito abbreviato; 16 anni riconfermati dalla Cassazione) e' Rudy Guede, l'ivoriano che era fuggito in Germania per paura come lui stesso aveva detto, per aver visto morire Meredith Kercher, colpita alla gola, ma da chi? Allora asseri' di aver tentato di salvarla, ma poi e' risultato che il corpo della giovane studentessa inglese venne trovato sotto un piumone, in una stanza, quella di Meredith, chiusa a chiave. In quella casa c'era sangue in terra e in bagno, dove Amanda Knox - risulta dagli atti - e' andata a farsi una doccia, dopo aver passato - come lei dice - la notte a casa di Sollecito.