La seconda fase dell'inchiesta ''Last bet'' e' stata avviata proprio grazie al ''contributo di un calciatore del Gubbio che ha segnalato un tentativo di corruzione nei suoi confronti''. Attualmente, spiega Garofalo, ''stiamo cercando di capire quali sono i canali bancari di snodo attraverso i quali si muovevano i flussi di scommesse tra Europa e Asia: parliamo di denaro elettronico ma non virtuale'', ha sottolineato, spiegando che le organizzazioni criminali fanno solitamente base in Asia perche' e' li' che si trovano ''grandi capitali da investire e grosse disponibilita', anche per corrompere i giocatori''. Gli inquirenti si sono trovati a seguire la pista di Singapore grazie allo ''scambio di informazioni con le altre polizie europee'', che dimostra come il fenomeno abbia ormai ''assunto carattere internazionale''. Anche se l'inchiesta puo' dirsi ''chiusa'', restano da approfondire ''gli accertamenti delle singole situazioni, per i quali si dovra' procedere scrupolosamente'', conclude Garofalo. Da Gubbio silenzio stampa, come confermato dal direttore sportivo Giammarioli.