Occorrerebbe, pertanto, trovare nuove risorse da indirizzare in campi che garantiscano reali prospettive occupazionali e quindi utili alla crescita del Pil; ampliare gli strumenti a disposizione di Gepafin aumentando significativamente il fondo di garanzia. Il sistema bancario è comunque disponibile per forme di concertazione utili al rilancio dell'economia regionale. L'audizione, spiega una nota della Regione, fa parte di un'indagine sulle criticità del sistema creditizio umbro, promossa su richiesta del consigliere Franco Zaffini (Fare Italia). Dall'intervento di Tuccari, emerso che i dati del credito in Umbria, (riferimento ottobre 2011) evidenziano una situazione migliore rispetto alla media nazionale. Il totale dei finanziamenti bancari risulta pari a 22,3 mld di euro, segnando un incremento annuo del 5,3%. Una dinamica più elevata di quella nazionale (+ 3,8%) e rispetto all'area del Centro Italia (+ 1,4). I finanziamenti bancari alle imprese, sempre fino ad ottobre 2011, sono stati di 14,2 mld di euro, con un tasso di crescita del 5,7%. Dopo il progressivo miglioramento nel corso del 2010 – ha evidenziato il presidente regionale dell'Abi - nello scorso anno si è registrata una significativa diminuzione della domanda di finanziamento legata agli investimenti, mentre è cresciuta la necessità di copertura del capitale circolante ed il ricorso ad operazioni di ristrutturazione e consolidamento del debito. Tuccari ha sottolineato che le banche, "pur in un contesto di difficoltà delle imprese, non hanno mai fatto mancare il necessario sostegno finanziario". Per quanto riguarda i finanziamenti alla famiglie in Umbria, ad ottobre 2011 sono stati erogati 6,9 mld di euro. Questi finanziamenti hanno segnato un incremento annuo di circa il + 5,2% (+ 5,4 la media nazionale, + 6,1 l'Italia centrale). Altri dati citati nel corso dell'audizione riguardano le sofferenze legate ai prestiti, di cui il totale lordo, per l'Umbria, si attesta su 1miliardo 695 mln di euro, pari 7,6%, (Italia centrale 4,6 – dato nazionale 5,2). Per quanto riguarda le sofferenze lorde legate alle imprese: Umbria 1,361 mld di euro, pari al 9,6%, Italia centrale 9%, dato nazionale 7,7% (5,7 nel 2010). Ad ottobre 2011 il rapporto sofferenze/impieghi è risultato pari al 7,6%, un valore di circa 2,5 punti percentuali superiore alla media nazionale (5,2%). All'audizione, oltre al presidente dell'Abi hanno preso parte: Marco Barbuti (Banca Intesa), Fausto Mecatti (Monte dei Paschi), Sergio Palazzetti (Banca Marche), Luciano Bacoccoli (Unicredit), Antonio Marinelli (Bcc Mantignana), Enrico Oliviero (Cassa risparmio Fabriano e Cupramontana), Carlo Luchetti (Unipol Banca), Luciano Brunetti (Banca Etruria), Luigi Mastropasqua (Cassa di risparmio di Orvieto). Il presidente della Commissione Chiacchieroni ha definito di "assoluto interesse" l'incontro e nel ringraziare tutti i rappresentanti degli istituti di credito presenti "che hanno messo sul tavolo le problematiche e le difficoltà che incontrano a causa della crisi", ha rimarcato che "la politica deve continuare a stimolare le banche affinché possano sempre meglio rispondere alle esigenze del territorio. Il nostro impegno rimane quello di aumentare le risorse per il sistema delle garanzie attraverso Gepafin".