Tremonti ha spiegato che ''l'idea di una finanza europea, l'idea di consolidare i bilanci pubblici sull'emissione di titoli, si sta facendo strada a condizione che ci sia un impegno dei paesi dell'Unione europea ad una governance piu' forte. Se questa c'e', non ci sono piu' ostacoli agli eurobond''. Il ministro ha puntualizzato che ''in molti paesi si sta facendo strada l'idea di una maggiore governance europea e di un maggiore consolidamento dei bilanci''. Ragionamento che porta agli eurobond che, oltre ad avere un valore economico, hanno, come ha evidenziato Tremonti, anche un peso politico sui mercati. L'emissione di titoli europei, secondo Tremonti, rappresenta la piu' efficace difesa ad una crisi che puo' accrescersi ancora e avere un effetto di contagio. Tra gli Stati si sta affermando la consapevolezza che ''la crisi non si ferma ad un singolo paese ma si estende da un paese all'altro, da una banca all'altra, dalla banca all'impresa ai grandi operatori''. In questo contesto ''credo che l'eurobond sia una chance positiva. Credo - ha concluso - che questo sia il nostro destino comune e se dipendesse da me metterei subito la firma''.