City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Venerdì 21 Ottobre 2011 12:01

Economia. Marcolini, Regione cerca di dare risposte ai tagli del Governo

(ASCA) - Ancona, 20 ott - ''La Regione Marche sta cercando di dare una risposta alla situazione nuova determinata dalla crisi economica e dai pesantissimi tagli del Governo, il quale, nel tentare di cogliere gli obiettivi di finanza pubblica, scarica in modo sperequato sul sistema delle autonomie locali le esigenze di risanamento''. E' quanto sottolinea l'assessore al bilancio della Regione Marche, Piero Marcolini.

''Di fronte alla riduzione dei cinque sesti delle risorse trasferite sulle materie delegate, pari all'87% - ha aggiunto - alle quali vanno aggiunte le decurtazioni sulla sanita' per circa 200 mln annui, cosi' da prefigurare un taglio complessivo nel triennio di circa 1 mld di euro per la sola Regione Marche, al quale inoltre si sommano le riduzioni per Comuni e Province, la risposta che le istituzioni locali sono chiamate a dare costituisce un onere e un dovere per tutti, altrimenti ci si rende responsabili di una conflittualita' di corto respiro e nei fatti di una deriva che non e' pensabile possa essere affrontata soltanto da qualcuno piu' responsabile di altri''. Per Marcolini ''in gioco non ci sono soltanto i bilanci degli Enti locali, ma l'erogazione di servizi essenziali ai cittadini, specie per alle fasce sociali medio-basse, e la tenuta del tessuto di coesione e di sviluppo economico che ha fatto il benessere della comunita' marchigiana. A riprova di cio' la Regione Marche si sta facendo carico responsabilmente della situazione. L'ipotizzato aumento delle accise, richiesto da ultimo dai Comuni e dalla Provincia di Fermo, come la regionalizzazione del Patto di Stabilita', costituiscono due misure fondamentali che la Regione ha proposto. Siamo consapevoli che non sono indolori per i cittadini e neppure per la Regione, che ad esempio con la regionalizzazione del Patto di Stabilita' cede propria capacita' di spesa a favore di Comuni e Province. Entrambe le misure - ha sottolineato l'assessore - appaiono a nostro giudizio necessarie e ad esse si e' giunti dopo averle lungamente ponderate ed istruite, considerati gli incontri di concertazione che si sono susseguiti e le richieste che si sono levate da vari soggetti sociali ed istituzionali, ma e' del tutto evidente che la Regione intende attuarle solo nella misura in cui si giunga a formalizzare un patto di solidarieta' tra istituzioni e categorie sociali ed economiche, nel quale ciascuno s'impegni in prima persona a fare la sua parte. Senza uno sforzo corale non si esce dalla situazione attuale e non si ridisegna una prospettiva fatta di priorita', possibilita' ed opportunita', che e' necessaria e che sta alla politica e alla buon amministrazione saper cogliere ed offrire alle Marche tutte''.


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