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Martedì 12 Giugno 2012 13:24

Confartigianato: l'Italia ce la puo' fare

(ASCA) - Roma - ''Siamo convinti, nonostante tutto, che l'obiettivo di riagganciare la ripresa economica e di ritrovare la strada dello sviluppo e' alla portata dell'Italia. Ma affinche' cio' avvenga servono coraggio e responsabilita'. Ce la possiamo fare, l'Italia ce la puo' fare, se lo stesso coraggio e la stessa responsabilita' saranno condivisi da tutte le componenti della societa' e dell'economia, dalla politica e da chi si e' assunto il compito di guidare il Paese''. Questo il messaggio di fiducia lanciato dal presidente della Confartigianato Giorgio Guerrini, in chiusura della sua relazione all'assemblea della Confederazione.

Eppure sul fronte dei conti pubblici, Guerrini non e' stato tenero. Tra il 2000 e il 2012 la spesa pubblica italiana e' aumentata, ha lamentato, di 250 miliardi, alla straordinaria velocita' di crescita di oltre 2 milioni di euro all'ora. Allo stesso modo sul versante fiscale, ha rilevato che negli ultimi 18 anni si sono succedute 5 proposte di riforma ma, contemporaneamente, il peso delle tasse e' cresciuto di oltre 4 punti, passando dal 40,8% del PIL nel 1994 al 45,1% nel 2012. E, al netto dell'economia sommersa, la pressione fiscale effettiva e' lievitata al 53,7%. ''Sono numeri impressionanti: basti pensare - ha osservato - che quest'anno il PIL cresce di 8 miliardi, le entrate fiscali di 46''. Cosi' sul costo del lavoro italiano pesa una tassazione pari al 47,6%, vale a dire 12 punti in piu' rispetto alla media del 35,3% registrata nei Paesi Ocse. La semplificazione della burocrazia, poi, ha sostenuto Guerrini, ''e' una bandiera agitata non si sa piu' quante volte; eppure oggi gli oneri amministrativi pesano sulle aziende italiane per 23 miliardi l'anno, pari a 1 punto e mezzo di PIL. Ogni impresa deve dedicare a pratiche e scartoffie 86 giorni l'anno. Soltanto in questa legislatura sono state varate 222 norme fiscali ad alto tasso di complicazione, 1 ogni 6 giorni''. Guerrini ha quindi lanciato due proposte di riforma da fare subito: semplificare la burocrazia e recuperare dalla spending review risorse per ridurre le tasse. ''Riteniamo necessario - ha detto - che la politica, gli amministratori pubblici, chi ha responsabilita' di governo, guardi al Paese reale ed attinga all'esempio della gente normale che ogni giorno lavora malgrado tutte le crescenti difficolta', mantenendo alto il valore economico dell'Italia nel mondo. Crediamo quindi che ci siano ampi margini per ridurre la spesa pubblica improduttiva, per eliminare gli sprechi e per modificare le condizioni che oggi vincolano le imprese e frenano la ripresa economica. Concentriamoci su pochi obiettivi, ma realizziamoli! Realizziamo finalmente e in concreto la semplificazione del sistema burocratico! Realizziamo sul serio la spending review, superando con determinazione le resistenze degli apparati pubblici e liberiamo cosi' risorse consistenti per alleggerire la pressione fiscale sulle imprese''. Infine, Guerrini ha esortato il Parlamento ad abbattere i costi della politica e approvare una nuova legge elettorale per restituire agli elettori la possibilita' di scegliere i propri rappresentanti. ''L'esempio, in questi tempi cosi' difficili, e' fondamentale - ha aggiunto - e purtroppo e' stato cosi' poco praticato: per questo uno dei primi obiettivi deve essere l'abbattimento dei costi della politica: troppi soldi e nessun controllo favoriscono clientele e corruzione Chiediamo rigore, trasparenza, impegno, mettere il bene comune innanzi al proprio, abbattere compensi e costi, molto spesso ingiustificati. Ma attenzione: ridurre il numero dei Parlamentari di qualche decina non serve a nulla senza una trasformazione culturale del motivo per cui si fa politica: 'servire la gente', non 'trovare un lavoro'. Mettere a disposizione di tutti le proprie competenze e non cercare solo di occupare poltrone''. Per questo la Confartigianato, ha sottolineato Guerrini, chiede con forza una nuova legge elettorale ''attraverso la quale gli eletti tornino ad essere scelti dagli elettori, cosi' da generare una classe dirigente motivata e appassionata, legata ai cittadini e che ascolta e si fa carico dei loro bisogni''.


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