''Se tra le aziende fino ad un addetto c'e' una evidente supremazia dei neoimprenditori - sottolinea Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - quello che preoccupa e' che nelle classi dimensionali superiori il saldo e' sempre negativo".
(ASCA) - Roma, giu - Nei primi tre mesi di quest'anno sono cessate 146.368 imprese: praticamente 1.626 al giorno. L'allarme e' lanciato dalla Cgia di Mestre che ha analizzato la nati-mortalita' delle imprese italiane. Se il saldo (cioe' la differenza tra le nuove iscrizioni e le cessazioni) nel primo trimestre del 2012 e' stato negativo (-26.090), spiega l'associazione, a preoccupare la Cgia non e' tanto questo dato, visto che il primo trimestre presenta quasi sempre un valore negativo, ma il fatto che ad iscriversi sono aziende che hanno dimensioni occupazionali minori di quelle che cessano. segue
''Se tra le aziende fino ad un addetto c'e' una evidente supremazia dei neoimprenditori - sottolinea Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - quello che preoccupa e' che nelle classi dimensionali superiori il saldo e' sempre negativo".