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Giovedì 12 Luglio 2012 16:12

Fisco: Corte Conti, in Italia forti squilibri e ingiusti vantaggi

(CIS/ASCA) - Roma, 12 lug - ''Lo scenario mostra una situazione di forte squilibrio nel prelievo fiscale ad ingiusto vantaggio di coloro che hanno concreta possibilita' di autodeterminare la base imponibile dichiarata''. Lo ha sottolineato il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, durante un'audizione presso la Commissione Parlamentare di Vigilanza sull'Anagrafe Tributaria. In merito alle tipologie dei fenomeni evasivi, ha spiegato, ''presentano molteplici e diffusi aspetti, di diversa natura e rilevanza, tra i quali i piu' diffusi nell'ambito delle attivita' indipendenti sono l'occultamento di ricavi e compensi e l'indebita deduzione di costi, con gravi conseguenze ai fini della determinazione delle basi imponibili delle imposte sul reddito, dell'Iva e dell'Irap.

"Particolarmente diffuso - ha aggiunto Giampaolino - risulta essere, per comprensibili ragioni, l'occultamento dei ricavi e compensi nei settori di attivita' che si rivolgono al consumatore finale, per i quali gli strumenti di controllo finora utilizzati, quali misuratore e ricevuta fiscale e studi di settore, non sembrano essere stati in grado di determinare significativi incrementi nella tax compliance. Risulta diffuso anche il ricorso allo schermo societario (c.d. societa' cartiere, esterovestizioni, ecc.), ed all'utilizzo fraudolento di fatture ed altri documenti falsi o per operazioni inesistenti. Infine, frequenti sono gli occultamenti totali o parziali di canoni di locazione immobiliare''. Per quanto specificamente attiene alla dimensione dei fenomeni evasivi dei tributi locali, ha concluso, ''va considerato che il loro presupposto d'imposta e' per lo piu' collegato al possesso o alla detenzione di immobili (Ici, oggi Imu, Tarsu), ovvero direttamente e inscindibilmente connesso ai tributi personali erariali (Addizionali Irpef, Irap per le regioni)''. In particolare, per quanto riguarda l'evasione Iva, Giampaolino ha sottolineato che ''siamo maglia nera'' con Turchia e Messico. ''L'Italia - ha detto - presenta una delle peggiori performance (dietro Turchia e Messico), nell'analisi effettuata dall'Ocse tra i paesi che adottano la Vat''. Nei soli settore dell'Iva e dell'Irap la quota di evasione/erosione, ''dopo aver raggiunto punte prossime al 40 per cento fino alla meta' degli anni novanta, dieci anni dopo si attesterebbe al di sotto del 30 per cento''. Per altro verso, ha aggiunto Gianpaolino, ''l'osservazione della distribuzione dell'evasione per aree geografiche e per settori economici, elaborata dall'Agenzia delle entrate, pone in evidenza che al Sud e nelle Isole risulta maggiore l'evasione in termini percentuali (40,1 per cento per l'IVA e 29,4 per cento per l'IRAP), mentre in valori assoluti la maggior parte dell'evasione si concentra nelle aree del Nord Ovest e del Nord Est, nelle quali si realizza la quota piu' rilevante del volume d'affari e del reddito. L'analisi per settori economici conferma, a sua volta, l'elevata propensione ad evadere nei settori dell'Agricoltura e del Terziario privato, con un tasso compreso fra tre e cinque volte quello calcolato per il settore dell'Industria in senso stretto''. red/int


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