La verifica, si legge in una nota delle Fiamme Gialle, si e' incentrata sull'analisi della documentazione contabile ed extracontabile acquisita all'atto dell'accesso nelle sedi del contribuente per poi riscontrare i dati così ottenuti, anche attraverso l'effettuazione di controlli incrociati eseguiti presso i clienti dell'imprenditore, l'analisi della documentazione bancaria acquisita presso gli operatori bancari e finanziari con cui il soggetto sottoposto a controllo e le sue imprese avevano intrattenuto rapporti. E' cosi' emerso che l'evasione fiscale è stata perpetrata attraverso una serie di fatture, regolarmente emesse dalla ditta e dalla impresa edile, che non venivano annotate nella contabilità e, di conseguenza, non dichiarate al fisco mentre i relativi importi così riscossi affluivano sui numerosi conti correnti riconducibili all'imprenditore edile ed ai due soggetti a questi riconducibili. Somme delle quali non era stata rilevata traccia nella documentazione contabile ufficiale e nella documentazione extracontabile acquisita. Il rappresentante legale della società ed al tempo stesso titolare della ditta è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria e nei suoi confronti è stata avanzata la proposta di applicazione delle misure cautelari di cui all'art. 22 del D.Lgs. 471/1997, al fine di garantire il credito vantato dall'erario.
Fisco: GdF Spoleto, imprenditore edile evade 2,5 mln. Denunciato
(CIS) – Spoleto (Pg), 13 lug – Un imprenditore edile dello spoletino che non ha dichiarato all'erario circa 2,5 mln di euro ai fini delle Imposte dirette e circa 100mila ai fini dell'Iva e' stato individuato dai finanzieri della locale Compagnia. L'attivita' investigativa ha permesso di accertare che all'uomo erano riconducibili una ditta individuale e una società entrambe "evasori totali" poichè accomunate dal non aver presentato le dichiarazioni annuali ai fini IVA e delle imposte dirette per il 2008.