Ronconi, medico chirurgo, il quale ha sostenuto che i "test sono inutili perché non selezionano né i più bravi e neppure i più capaci ma, bene che vada, i più fortunati. Una scelta bizantina che relega ancora l'Università italiana – ha concluso - agli ultimi posti quando sarebbe sufficiente un biennio propedeutico aperto a tutti per selezionare chi ha la capacità e la predisposizione per diventare medico e chi invece è adatto a quelle infermieristiche".