Ora non ci sono piu' alibi per nessuno - si sottolinea da piu' parti -; tutti, istituzioni, publico e privato dovranno lavorare per un suo sviluppo. Dai voli di linea, ai charter che i tour-operator organizzeranno. A settembre i soci della Sase dovranno versare la prima rata dell'aumento di capitale dopo il ripianamento delle perdite e manifestare l'eventuale sottoscrizione delle quote chepotrbbero essere non sottoscritte, come il caso della Provincia di Perugia che ha deeciso di non aumentare il capitale di spettanza. Il problema aeroporti e' come si sa, un problema nazionale: non si esclude che l'Umbria possa avere un ruolo piu' ampio rispetto l'attuale, anche in considerazione della necessita' di razionalizzare i voli su Ciampino. Al nord, la regione Lombardia punta sullo sviluppo di Malpensa; al centro con Fiumicino satellite, si dovrebbero poter utilizzare gli scali delle regioni vicine per una maggiore operativita'; il primo e quello umbro. Proprio oggi, il presidente della regione Lombardia Formigoni ha detto che "tra Malpensa e Linate esiste un dualismo. Bisogna decidere se vogliamo avere l'aeroporto comodo sotto casa che pero' avra' sempre meno voli o se vogliamo avere rapporti diretti tra Milano e il resto del mondo''. ''La posizione della regione e' sempre stata chiara dal 2000 in poi. Noi puntiamo sullo sviluppo di Malpensa perche' da Malpensa si puo' partire direttamente per tutte le connessioni del mondo. Partendo da Linate devi per forza fare scalo a Francoforte o a Parigi o Londra e li' aspettare tre ore'' ha continuato Formigoni. Per quanto concerne il sistema aeroportuale del Nord, il governatore della Lombardia ha dichiarato: ''Deve essere riassettato affinche' siano doppioni in meno e opportunita' in piu'''.