La Fiat avra' 45 giorni per rispondere (periodo nel quale e' previsto l'espletamento delle procedure di mobilita') ma gia' la prossima settimana, lunedi' a Torino e martedi' a Roma, una delegazione del Lingotto incontrera' i rappresentanti sindacali sui contratti. Nelle due riunioni - riferiscono fonti sindacali - potrebbe pero' essere affrontato il tema dei licenziamenti. Non partecipera', pero', Marchionne impegnato negli Stati Uniti. Fuori dalla partita resta ancora la Fiom che non firmera' la lettera ne' siedera' al tavolo della trattativa. In tal senso viene confermata la linea della Fiat di non voler trattare con i metalmeccanici della Cgil. Il governo al momento resta alla finestra. Nonostante le dichiarazioni del ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera e l'invito alla Fiat del ministro del lavoro, Elsa Fornero, che ha chiesto di rivedere la sua posizione, non arrivera' nessuna convocazione ufficiale. Il cosiddetto ''Lodo-Monti'', quindi, non sembra avere fondamento perche' - secondo quanto si apprende - l'esecutivo non vuole entrare in modo ufficiale nella partita. L'auspicio del governo, infatti, e' quello che Fiat e sindacati trovino un accordo sui licenziamenti, mentre per quanto riguarda la Fiom, pur esprimendo ''rammarico'' per la sua scelta di non sottoscrivere gli accordi, viene considerato comunque un sindacato che continua a scendere in piazza, escludendo cosi' la possibilita' di un confronto costruttivo.
Fiat: l'azienda incontrera' i sindacati. Verso stop ai licenziamenti
(ASCA) - Roma, 2 nov - La Fiat potrebbe bloccare i licenziamenti annunciati a Pomigliano d'Arco. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, infatti, il Lingotto potrebbe valutare questa ipotesi alla luce degli ultimi sviluppi della vicenda riguardante i lavoratori dello stabilimento di Pomigliano d'Arco. Oggi i sindacati firmatari degli accordi con la Fiat invieranno una lettera nella quale chiederanno ufficialmente all'amministratore delegato, Sergio Marchionne di bloccare i 19 licenziamenti annunciati.