City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Giovedì 10 Gennaio 2013 08:57

Umbria: Regione, Banche non riconoscono requisiti accesso Prestiti onore

(ASCA) - Perugia, gen - Nonostante le garanzie di Gepafin, gli istituti di credito umbri non hanno ritenuto soggetti 'bancabili' parecchi fra coloro che avevano tutti i requisiti per accedere al prestito sociale d'onore. E' emerso avanti alla Terza Commissione consiliare della Regione Umbria nel corso dell'audizione dell'assessore al Welfare, Carla Casciari, sull'andamento della legge ''25/2007''. La stessa ha infatti istituito un fondo di garanzia per supportare piccoli prestiti, fino ad un massimo di 5mila euro da restituire senza interessi entro 5 anni, in favore di persone in momentanea difficolta' economica, per la nascita o l'adozione di un figlio, la malattia o la morte di un membro del nucleo familiare, le spese per l'istruzione e la formazione di figli, le spese per un trasloco o per pagare l'affitto, da concedere per legge a chi possiede un reddito di almeno 5mila e massimo 17mila euro l'anno. segue

 

 ''Persone - si legge nella relazione - che non hanno una situazione debitoria tale da evidenziare l'assoluta incapacita' di rimborso del prestito''. Le banche hanno erogato risorse solo a 116 dei 256 richiedenti nelle varie zone sociali umbre, rilevando la mancanza di affidabilita' per la restituzione a soggetti che pure erano stati ammessi in base ai requisiti posseduti. Per questo la Regione ha effettuato una modifica di legge per cui il fondo di 150mila euro previsto dalla legge 25 diventa anche fondo a garanzia dei prestiti concessi, intervenendo quindi in caso di insolvenza del beneficiario. La Commissione consiliare ha preso atto con parere favorevole all'unanimita'.


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