''Negli oltre 70 anni della sua storia - aggiunge Gargaglia - Confcommercio non ha mai organizzato iniziative di piazza come quella del 28 gennaio, a cui e' seguita la mobilitazione di una delle nostre categorie il 4 febbraio, assieme a Confindustria e Confesercenti. Una parte della classe politica umbra, e purtroppo anche una parte del sindacato, anziche' interrogarsi sui motivi di una scelta cosi' inconsueta, ha reagito in modo scomposto, come chi mal sopporta che qualcuno abbia l'ardire di cambiare le regole del gioco. Al segretario Bravi - ribadisce, tra l'altro, il direttore - viene da chiedere come fa da una parte a chiamarci 'populisti' e dall'altra ad invocare la 'coesione sociale'? Come si puo' affermare che bisogna partire dai diritti del lavoro e ignorare le decine di lavoratori che hanno partecipato alle nostre manifestazioni con una adesione convinta ed autonoma, per difendere il loro posto di lavoro? Dov'e' il sindacato quando chiudono centinaia di piccole imprese? Le piccole e piccolissime imprese - conclude Gargaglia - vanno ascoltate e tutelate, perche' saranno ancora il polmone dell'economia e del tessuto sociale che la sostiene''.