Per il presule e' necessaria la "solidarieta', il sentirsi responsabili del bene comune. Oggi dobbiamo predisporre l'animo – ha aggiunto – alla fraternita', dobbiamo metterci al servizio di chi ha meno di noi, di chi ha perso il lavoro, impegnando energie per il bene comune". Ha poi sottolineato l'importanza per l'Umbria, terra che ha visto la presenza di Santi come Francesco, Benedetto ed ora per la scelta del nome da parte di Papa Bergoglio. "Benedetto diceva. Ora et labora, lavoro che e' un diritto fondamentale per l'uomo. Vi sono particolarmente vicino – ha concluso il presule – io figlio di contadini e so quindi cosa vuol dire duro lavoro. Io che mi sento legato a questo mondo, al mondo del lavoro, piu' che mai oggi, in presenza di crisi economica, condivido le vostre preoccupazioni per voi e le vostre famiglie". La zona industriale di Perugia, tra le maggiori della regione contava oltre 650 imprese; negli ultimi due mesi un centinaio hanno chiuso per la crisi ed alcune anche per mancata concessione del credito da parte degli istituti bancari; altre sono state costrette a licenziare lavoratori e a ristrutturarsi. Alcune autofficine che lavorano per le amministrazioni (anche Interno) attendono il pagamento delle fatture da moltissimi mesi. All'incontro hanno preso parte oltre al vicesindaco Nilo Arcuri, e gli assessori comunali Liberati, Lomurno, Pesaresi e Cardinali eletta Senatore della Repubblica. Pg