Il cardinale, che ha ringraziato il direttore dell'Istituto Di Mario, ha parlato anche dello scottante tema del mondo carcerario italiano, affermando che in questo ambito «non vogliamo essere il fanalino di coda dell'Europa... Non guardiamo a questa struttura (il Carcere di Capanne, n.d.r.) che tutto sommato è nuova, dove gli ambienti - scrive nella sua nota Riccardo Liguori dell'ufficio stampa della Curia - si presentano bene e non c'è problema di sovraffollamento. Ma considerando la situazione generale delle carceri italiane, credo ci sia veramente tanto, tanto da fare». Nella Casa Circondariale perugina attualmente vivono 447 persone che devono scontare una pena, di cui 387 uomini e 60 donne. A sorvegliare loro ci sono 226 agenti di Polizia penitenziaria, rispetto ai 284 previsti dall'organico ministeriale, una carenza soprattutto dei ruoli degli ispettori e dei sovrintendenti, come anche tra il personale educativo, che conta cinque unità rispetto alle 7 previste. E per quanto riguarda il personale amministrativo, manca la figura di un vice direttore.