Si tratta di donne - spiega una nota - che necessitano di un ulteriore periodo di tempo per compiere il percorso di uscita dalla situazione di violenza e che non hanno raggiunto, al momento di uscita dai centri antiviolenza, una piena autonomia, per motivi psicologici, culturali, educativi, legali o economici. L'operatività della struttura sarà̀ integrata dall'attività̀ realizzata dagli organismi autonomi presenti sulterritorio che offrono servizi di ascolto, consulenza e sostegno alle donne e ai loro figli quali: sportelli antiviolenza, case di accoglienza di emergenza ecc. Uno spazio, in parte autogestito, che non rappresenti soltanto una risposta abitativa e di ospitalità̀, ma che consenta di attivare, anche mediante laboratori di formazione, percorsi di cittadinanza, rafforzamento professionale e inserimento lavorativo, ivi compresi anche progetti di microimprese o cooperative, assistiti da esperti ed organismi di sostegno alla creazione di lavoro autonomo. L'esposizione delle opere ha avuto il patroconio della presidenza del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati, delle istituzioni del Lazio e del comune di Perugia, della LegaCoop Lazio e della Fondazione Perugia2019 capitale della Cultura.