"Il Kosovo, a poco più di un'ora di aereo, è una terra dove si stanno ancora toccando con mano gli esiti disastrosi di una guerra sanguinosa combattuta tra civili e motivata dall'odio etnico – ha ricordato Giorgio Pallucco delegato regionale Caritas Umbria -. In questa terra 15 anni fa abbiamo deciso di piantare una tenda e abbiamo fatto germogliare e fiorire il seme della carità. I nostri volontari che stanno dedicando la propria vita per questa opera in Kosovo si sono perfettamente integrati con la comunità locale e sono da questa molto benvoluti. La casa della Caritas Umbria non si propone solamente come luogo di accoglienza per bambini e ragazzi, ma anche come struttura operativa, dove i volontari, con la loro attività, si aprono al territorio e portano solidarietà, aiuto e sollievo alle famiglie dei territori circostanti, spesso in collaborazione con i servizi della comunità locale che da poco tempo stanno iniziando a funzionare". Appena rientrato dal Kosovo, il cardinale Bassetti ha appreso la notizia che i trentuno bambini congolesi erano da poche ore giunti in Italia, accolti dalle famiglie che li avevano adottati, tra le quali una residente nella cittadina umbra di Deruta, nell'Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve. Il presule ha espresso tutta la sua gioia e la sua soddisfazione per l'arrivo di questi bambini; non mancherà occasione di incontrare la famiglia Floridi con le sue due splendide creature, Patrizia e David, di tre e cinque anni, per dare loro una carezza e ringraziare mamma Chiara e papà Enrico per quanto hanno fatto.