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Lunedì 02 Giugno 2014 19:00

Funerali di Luciano Radi: uomo del dialogo e dell'amore tra le genti

(CIS) - Foligno, giu.- Il vescoso di Foligno, Mons. Gualtiero Sigismondi ha celebrato assieme ad altri sacerdoti, nel duomo di Foligno, la cerimonia funebre per il senatore Luciano Radi. Il Coro della cattedrale ha intonato musiche sacre, in una chiesa gremita di personaggi della politica del passato e del presente, numerosi amici della famiglia Radi e De Poi, gente che conosceva personalmente le doti del compianto senatore; in tanti si sono raccolti attorno alla figlia Chiara, ai giovani nipoti, al fratello Leonello. Tanta gente, Il sindaco Mismetti, ex sindaci di Foligno e tra altri, la ex presidente della regione, la folignate Rita Lorenzetti con il marito, personalita' del mondo dell'economia e della cultura, docenti universitari e giornalisti. Nell'omelia, il vescovo Sigismondi ha ricordato l'operato di Radi e anche i suoi scritti, soffermandosi su quanto Radi raccontava nel "Prete di campagna". Ma il momento piu' toccante e' stato quando il nipote ha letto alcuni scritti del nonno. Segue

Il primo in particolare quello che e' il "ricordo" del 1984 "Non sono solo", dal titolo "A Sua Immagine". Questo scritto lo hanno potuto avere i presenti alla funzione religiosa, per decisione della famiglia. Un volto, Dio che Radi aveva vergato nel 1980. "Dio creo' l'uomo a Sua immagine e somiglianza". Non avevo mai pensato al vero significato di questa sorprendente affermazione biblica - scriveva Radi nel 1984 -. Abituati come siamo a vedere rappresentare il Padreterno come un vecchio barbuto, ho sempre ritenuto, senza rifletterci, che il Creatore avesse barba e capelli come me. Che fosse piu' bello, con un naso lineare e due occhi scintillanti, ma con le mie stesse fattezze. Oggi questa immagine mi da' fastidio: Lui, infinito omnipotente, onnisciente, non puo' essere pensato come un superuomo. Siamo a Sua immagine per il nostro corpo, ma per la nostra capacita' di amare, di comprendere l'amore, di amare l'amore. E gli uomini amano per in essi Dio ha messo il principio di Se stesso, la sua Vita. Siamo stati creati ad immagine di Dio, perche' in noi Egli si specchia, in noi egli abita. E cio' e' vero per un cristiano, ma anche per un buddista, un musulmano, un miscredente. Egli e' amore: se sei capace di amare, anche se lo ignori, Egli abita in Te, Egli e' con te. Ecco perche' quassu', su questo cocuzzolo, non mi sento solo: vedo con gioia intrecciarsi la storia dei credenti e dei miscredenti sospinti verso la stessa meta: l'unita' di tutti gli uomini nell'Amore. Chi lo prega a parole e chi lo adora con l'intelligenza, ma anche chi con le parole lo bestemmia e con l'intelligenza lo nega, partecipa al suo disegno di bene. Per conoscerlo abbiamo bisogno degli occhi della Fede: se siamo ciechi non lo vediamo, ma Egli e' e ci conduce nel Suo seno, senza distinzione alcuna.


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