Il primo in particolare quello che e' il "ricordo" del 1984 "Non sono solo", dal titolo "A Sua Immagine". Questo scritto lo hanno potuto avere i presenti alla funzione religiosa, per decisione della famiglia. Un volto, Dio che Radi aveva vergato nel 1980. "Dio creo' l'uomo a Sua immagine e somiglianza". Non avevo mai pensato al vero significato di questa sorprendente affermazione biblica - scriveva Radi nel 1984 -. Abituati come siamo a vedere rappresentare il Padreterno come un vecchio barbuto, ho sempre ritenuto, senza rifletterci, che il Creatore avesse barba e capelli come me. Che fosse piu' bello, con un naso lineare e due occhi scintillanti, ma con le mie stesse fattezze. Oggi questa immagine mi da' fastidio: Lui, infinito omnipotente, onnisciente, non puo' essere pensato come un superuomo. Siamo a Sua immagine per il nostro corpo, ma per la nostra capacita' di amare, di comprendere l'amore, di amare l'amore. E gli uomini amano per in essi Dio ha messo il principio di Se stesso, la sua Vita. Siamo stati creati ad immagine di Dio, perche' in noi Egli si specchia, in noi egli abita. E cio' e' vero per un cristiano, ma anche per un buddista, un musulmano, un miscredente. Egli e' amore: se sei capace di amare, anche se lo ignori, Egli abita in Te, Egli e' con te. Ecco perche' quassu', su questo cocuzzolo, non mi sento solo: vedo con gioia intrecciarsi la storia dei credenti e dei miscredenti sospinti verso la stessa meta: l'unita' di tutti gli uomini nell'Amore. Chi lo prega a parole e chi lo adora con l'intelligenza, ma anche chi con le parole lo bestemmia e con l'intelligenza lo nega, partecipa al suo disegno di bene. Per conoscerlo abbiamo bisogno degli occhi della Fede: se siamo ciechi non lo vediamo, ma Egli e' e ci conduce nel Suo seno, senza distinzione alcuna.