(CIS) - Roma, lug. - In italia un affitto su due non viene pagato regolarmente; la crisi al di la' della belle parole, e' ancora presente nel nostro paese, in particolare tra i piccolissimi imprenditori, chi ha dovuto chiudere una azienda per caduta di fatturato, per controlli fiscali, chi ha dovuto pagare o deve pagare Equitalia e fare ricorsi su ricorsi, chi e' ormai alla disperazione. E di disperazione parlano anche gli atteggiamenti di chi come e' accaduto oggi a Genova non ha la forza di reagire; un uomo di 66, che viveva solo, che non aveva con chi sfogarsi, che non aveva una "mano tesa" da parte del potere pubblico e dalla politica, si e' tolto la vita gettandosi da una finestra del palazzo in cui risiedeva poco prima dell'arrivo dell'ufficiale giudiziario che doveva notificargli un provvedimento di sfratto. L'uomo, che era stato informato della visita dell'ufficiale giudiziario, e' morto sul colpo per le gravi lesioni riportate nella caduta. Ora di chi la responsabilita' morale (istigazione al suoicidio??) di questa ennesima morte? perche' non si e' deciso sugli sfratti, sulle proroghe chieste da piu' parti? E' lecito mi chiedo, non sentire il peso di questi suicidi..... gente che viene annientata per l'incuria della politica e l'eterno rinvio su questioni che per molti sono determinanti. segue
Decidere di sfrattare una persona che per di piu' e' sola, mandarla in mezzo ad una strada, non e' cristiano. Poi anche il problema immigrazione pesa: se si devono salvare vite umane, non si puo' attendere due o piu' anni per concedere un regolare visto di Rfiugiatgo politico". In questi due anni il "profugo" che fa? lo paghiano noi, o meglio non paghiamo chi lo assiste, ma al soggetto richiedente quanto va?. Bene decisionismo, ma pensando agli altri: meno parole piu' fatti; piu' impegno per alleviare le pene altrui, cosi' non ci saranno piu' suicidi.