(CIS) - Perugia, lug. - Quale sara' il destino degli appartenenti ai corpi di Polizia provinciale di Perugia e Terni?; se rimarra' invariato l'art. 5 del dp. 78/2015 le conseguenze saranno devastanti. E' quanto sottolineano in una lunga nota i lavoratori del settore polizia provinciale delle 2 province, dopo che le norme impongono il transito del persone della polizia provinciale nei ruoli comunali per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale, nel rispetto però di condizioni e vincoli di bilancio che, di fatto, permetteranno la ricollocazione solo di un numero esiguo di personale, senza peraltro nessuna delle garanzie previste dalla L. 56/2014 (passaggio di competenze, risorse strumentali e finanziarie). Tutto ciò, in ogni caso, produrrà la scomparsa di professionalità altamente specializzate, indispensabili per la gestione ed il controllo del territorio extraurbano e rurale sotto molteplici aspetti: tutela ambientale, intesa come controllo del ciclo e del traffico dei rifiuti, del suolo, del sottosuolo, delle acque (compresi i maggiori bacini presenti in Umbria: Lago Trasimeno, di Piediluco e invaso di Corbara). Segue
Inoltre controlla sulle emissioni in atmosfera, sull'attività venatoria, la pesca sportiva e professionale, della raccolta dei funghi e tartufi, della salvaguardia dei boschi e delle foreste, dei parchi naturali; tutela delle strade ed espletamento dei servizi di polizia stradale, previsti dall'art. 12 del Codice della Strada; controllo della navigazione interna e interventi di protezione civile per calamità naturali. nella nota si evidenzia che nell'ambito della tutela faunistica la Polizia Provinciale controlla le operazioni di prelievo selettivo di fauna selvatica, coordina le Guardie Giurate Volontarie ed interviene in caso di incidente automobilistico che vede coinvolta fauna selvatica. fonte com abstract