Nel 2015 il residence Chianelli, una struttura con 30 appartamenti nata per ospitare senza nessun costo di affitto malati in cura nei reparti di Oncoematologia Pediatrica ed Ematologia e famiglie, ha accolto oltre 70 nuovi pazienti con circa 120 familiari, italiani e stranieri. E insieme alla possibilità di ridurre notevolmente i disagi di un lunga permanenza lontano da casa e ricreare un clima familiare normale, si è continuato a lavorare sull'umanizzazione delle cure, con una equipe multidisciplinare che, accanto allo straordinaria professionalità dei sanitari e all'appropriatezza delle terapie, mette in campo psicologi, arteterapisti, musicoterapisti, clown, volontari, assistente sociale, mediatrice culturale, educatori, servizio religioso per prendersi cura del bambino malato e della famiglia a 360 gradi. «Nella sfortuna di questa malattia - ha detto Erika Aguirre, madre di Fernando, il quindicenne guarito – abbiamo avuto la possibilità di essere curati in un centro specializzato straordinario come questo e la grande fortuna di vivere quest'esperienza difficile in una vera casa, con la vicinanza, l'aiuto e il conforto di tutto lo staff del Chianelli. Durante il periodo di permanenza nel residence ho partorito la mia seconda figlia che si chiama Luciana, come la signora Chianelli; quando sono arrivata a Perugia per curare mio figlio ero incinta. Non so se ce l'avrei fatta senza di loro". L''anno del 25esimo di attività del Comitato Chianelli, si chiude in bellezza: è stato donato un ecografo al Centro Trapianti "Andrea Fortunato" del reparto di Ematologia Adulti, diretto dal Professor Andrea Velardi, del valore d 13mila e 500 euro. fonte com