Ieri mattina il direttore della chirurgia dei trapianti di Ancona si è attivato per organizzare il reperimento dell'organo in urgenza e per eseguire al meglio l'operazione chirurgica che ha salvato la vita alla nostra concittadina". ha aggiunto "Il sistema nazionale di condivisione degli organi donati – Solinas - prevede che nel caso di urgenze, il fegato del prossimo donatore marchigiano debba essere 'restituito' al Trentino. L'Umbria, non avendo ancora una convenzione con le Marche per i trapianti di fegato, non può fornirle fegati di donatori propri. Può e deve fornirli, seguendo la convenzione interregionale, solo alla regione Lazio. Siamo in debito con le Marche per la dedizione e la professionalità con le quali i loro operatori seguono i pazienti umbri per malattie di fegato gravissime, portandoli al trapianto d'organo, nonostante la carenza complessiva di donazioni e l'impossibilità da parte dell'Umbria di assegnare i fegati dei propri donatori alle Marche. Questo, appunto, per mancanza di una convenzione". Il dott. Solinas quindi sollecita la regolarizzazione burocratica; un accordo con le Marche che supererebbe la situazione di estrema emergenza. "Abbiamo pazienti umbri che attendono il trapianto e vedono le loro possibilità ridotte dall'mpossibilità di ricevere organi dai donatori umbri". fonte com