La delegazione - e' detto in una nota - ha illustrato gli organizzativi ed assistenziali dell'Ospedale Italiano, fondato nel 1865, e gestito da una associazione privata senza fine di lucro, finanziata da 155.000 sottoscrittori di un'assicurazione sanitaria. 22 poliambulatori, 750 posti letto, di cui 200 per terapie intensive, con 42.000 interventi chirurgici all'anno. L'attività chirurgica di maggior rilievo è rappresentata da un numero elevato, circa 300, di trapianti di organo. " Oltre all'attività ospedaliera - ha spiegato il capodelegazione Franco Livini, viene garantita l'assistenza domiciliare per circa 800 pazienti. Da 15 anni abbiamo anche attivato corsi di formazione per medici, farmacisti ed infermieri, con progetti di dottorato e master, ed avanzati programmi di ricerca, svolti in collaborazione internazionale". Gli ospiti hanno avuto incontri con il Rettore dell'Ateneo Umbro, Franco Moriconi e altri documenti e delegati di Ateneo, unitamente al direttore generale Azienda Ospedaliera Emilio Duca. Gli ospiti infine hanno incontrato, presso il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologia, la Prof. Carla Emiliani e il suo gruppo di ricercatori in biotecnologie. Una serie di piani attuativi per la definizione di accordi operativi,anche nell'ambito delle attività del CUIA – Consorzio delle Università Italiane per l'Argentina, di cui Perugia è stata socio fondatore verrano stilati nei prossimi giorni. fonte com