City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 10 Maggio 2016 16:06

Sanita': fissati tempi massimi di attesa; 30 gg per specialistica

(CIS) - Perugia, mag. - Ogni Azienda Sanitaria dovra' rispettare i tempi massimi di attesa, fissati a 30 giorni per le prime visite specialistiche e a 60 giorni per gli esami strumentali di primo accesso, almeno in una struttura erogatrice nell'ambito del proprio distretto sanitario. Per raggiungere questo obiettivo di contenimento delle liste di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, la Giunta regionale ha previsto un ulteriore fondo di due milioni e mezzo di euro ed una serie di misure che dovranno essere attivate dalle stesse Aziende sanitarie nel biennio 2016-2018. Le misure, approvate dalla Giunta su proposta dell'assessore regionale alla sanita', Antonio Bartolini, sono state illustrate questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si e' svolta nel Salone d'Onore di Palazzo Donini a Perugia, dalla presidente Catiuscia Marini, insieme allo stesso assessore Bartolini, al direttore regionale per le politiche della salute Walter Orlandi ed ai direttori generali delle Aziende Sanitarie dell'Umbria. segue

 

La corretta, completa e tempestiva applicazione delle misure saranno considerate adempienza ai fini della confermabilita' dell'incarico dei Direttori Generali delle Aziende sanitarie. La Regione, a sei mesi dalla applicazione delle disposizioni, verifichera' anche il corretto comportamento dei cittadini per la disdetta delle prenotazioni, riservandosi con un successivo atto di approvare la possibilita' di far pagare il ticket della prestazione in caso di mancata presentazione dell'assistito e mancato annullamento della prenotazione. "E' un ulteriore sforzo - ha sottolineato la presidente Marini - per fare altri passi avanti nella risoluzione delle criticita' che abbiamo rilevato ed anche per imporre in qualche modo una tabella di priorita' che dovra' essere rispettata. Abbiamo stanziato risorse aggiuntive che dovranno essere usate dalle Aziende sanitarie per rafforzare anche con nuovo personale l'erogazione di quelle prestazioni che ad oggi presentano maggiori problemi di liste di attesa". "Questa sara' anche l'occasione - ha proseguito la presidente - per rafforzare l'esigenza di prescrizioni appropriate e veramente utili. Molto spesso il sistema si ingolfa a causa di richieste che non derivano da reali urgenze o necessita'. Basta insomma con prescrizioni aldifuori degli screening o da rischi sanitari effettivi. Questo aggiornamento sulle liste d'attesa riporta anche al centro delle prestazioni i distretti sanitari che dovranno essere i luoghi privilegiati (ovviamente per le specialita' disponibili) per fornire risposte ai cittadini. E questi nuoci criteri - ha concluso la presidente Marini - dovranno camminare insieme all'ottimizzazione e razionalizzazione della rete ospedaliera regionale". abstract fonte com


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