Molto più impegnativo il secondo paziente di 36 anni, immunodepresso, con insufficienza respiratoria acuta dovuta a una grave forma di polmonite virale, che è stato trattato con ECMO per ventisette giorni. Durante questi giorni l'ECMO ha funzionato da "polmone artificiale" permettendo al paziente di sopravvivere e di recuperare la totale funzione respiratoria; attualmente anche lui è in riabilitazione in ottime condizioni cliniche. "La gestione dei pazienti in ECMO è complessa e non è esente da complicanze improvvise, gravi e talvolta fatali. Per questo siamo di fronte a due risultati molto importanti – ha sottolineato il direttore generale dell'Azienda ospedaliere di Terni Maurizio Dal Maso – realizzati non soltanto grazie all'alta tecnologia disponibile, ma anche grazie alla stretta collaborazione tra i professionisti delle varie strutture sanitarie coinvolte, Cardioanestesia, Cardiochirurgia e Rianimazione, a cui va il sentito ringraziamento della direzione aziendale, unitamente a tutto il personale infermieristico della Terapia intensiva post operatoria cardiochirurgia". L'ECMO è una tecnica di supporto vitale dell'apparato respiratorio e cardiaco utilizzata in caso di una grave insufficienza funzionale di uno o entrambi gli apparati.