Una lettera pastorale sarà consegnata in occasione dell'annuale corso e si intitola "Date una carezza" che l'Ordinario Militare per l'Italia, Santo Marcianò, ha preparato per la Diocesi Castrense. E' suddivisa in due momenti di riflessione, due parti, come spiega lo stesso Marcianò in una nota; "nella prima, essa riflette sul significato della misericordia, come carezza d'amore che Dio è e dona; e questo ci permette di leggere il Vangelo", mentre "nella seconda parte, c'è una carezza che noi possiamo dare con le opere di misericordia, interpretate come beatitudini da vivere, in particolare nel mondo militare; e questo ci aiuta a scrivere noi stessi il Vangelo". Mons. Marcianò, nell'introduzione, sottolinea che Papa Francesco, "come simbolo del Giubileo ha proposto l'icona del Buon Samaritano, esempio della misericordia di chi non passa oltre ma vede il povero ai bordi della strada, ha compassione, tocca le ferite". Anche Papa Giovanni XXIII "durante il Concilio, aveva indicato nella misericordia la medicina capace di curare i mali della Chiesa e dell'umanità, con la vicinanza e i gesti concreti". Tanto è sottolineato dalla frase "date una carezza ai bambini, ai cuori in solitudine, ai corpi malati, ai visi rigati di lacrime". "Il gesto di quella carezza", aggiunge l'Arcivescovo, "aveva svelato il cuore del Papa, il cuore della Chiesa, il cuore di Dio: aveva svelato la Misericordia". Nelle conclusioni, poi, l'annuncio della costruzione di un'opera di misericordia da lasciare come ricordo del giubileo. "La nostra diocesi – ribadisce la guida della chiesa castrense - si impegnerà a continuare a scrivere pagine di misericordia nella storia della famiglia militare". fonte com