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Domenica 12 Giugno 2016 12:50

Cappellani militari a corso formazione/aggiornamento di Assisi

(CIS) - Assisi giu. - I cappellani militari di tutta italia, terranno da lunedi' 13 giugno a venerdi' 17 l'annuale corso di formazione ed aggiornamento ad Assisi. "Misericordiosi come il padre", questo è il tema centrale che accompagnerà le riflessioni e le relazioni durante la settimana di formazione. "Il corso", precisa l'Ordinario Militare, mons. Santo Marcianò, "costituisce un momento di grazia, i cui frutti si potranno riversare sulla nostra Chiesa nella misura che il Signore consentirà". A guidare il momento formativo dei cappellani militari saranno, secondo il programma, gli interventi del Cardinale Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancora-Osimo, che martedì 14 giugno terrà una relazione dal titolo "La Misericordia: missione di una Chiesa famiglia per la famiglia. Il Sinodo e l'Esortazione Apostolica post-Sinodale"; del Professor Stefano Zamagni, docente di Economia Politica all'Università di Bologna, che, mercoledì 15 giugno, parlerà di "Misericordia e impegno per la tutela della giustizia e della pace"; mentre padre Amedeo Cencini, giovedì 16 giugno, attraverso due relazioni, una al mattino "Il prete si usa misericordia. La misericordia nel cammino personale e nella comunione presbiterale", l'altra nel pomeriggio, "Il prete celebra la misericordia. Il dono e mistero del Sacramento Perdono", presenterà una riflessione sul ruolo del sacerdote. segue

Una lettera pastorale sarà consegnata in occasione dell'annuale corso e si intitola "Date una carezza" che l'Ordinario Militare per l'Italia, Santo Marcianò, ha preparato per la Diocesi Castrense. E' suddivisa in due momenti di riflessione, due parti, come spiega lo stesso Marcianò in una nota; "nella prima, essa riflette sul significato della misericordia, come carezza d'amore che Dio è e dona; e questo ci permette di leggere il Vangelo", mentre "nella seconda parte, c'è una carezza che noi possiamo dare con le opere di misericordia, interpretate come beatitudini da vivere, in particolare nel mondo militare; e questo ci aiuta a scrivere noi stessi il Vangelo". Mons. Marcianò, nell'introduzione, sottolinea che Papa Francesco, "come simbolo del Giubileo ha proposto l'icona del Buon Samaritano, esempio della misericordia di chi non passa oltre ma vede il povero ai bordi della strada, ha compassione, tocca le ferite". Anche Papa Giovanni XXIII "durante il Concilio, aveva indicato nella misericordia la medicina capace di curare i mali della Chiesa e dell'umanità, con la vicinanza e i gesti concreti". Tanto è sottolineato dalla frase "date una carezza ai bambini, ai cuori in solitudine, ai corpi malati, ai visi rigati di lacrime". "Il gesto di quella carezza", aggiunge l'Arcivescovo, "aveva svelato il cuore del Papa, il cuore della Chiesa, il cuore di Dio: aveva svelato la Misericordia". Nelle conclusioni, poi, l'annuncio della costruzione di un'opera di misericordia da lasciare come ricordo del giubileo. "La nostra diocesi – ribadisce la guida della chiesa castrense - si impegnerà a continuare a scrivere pagine di misericordia nella storia della famiglia militare". fonte com


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