“L’obiettivo è far conoscere e valorizzare la mia terra – racconta lo chef che abbina ai fornelli l’impegno come maestro di sci – ma parallelamente vorrei iniziare un dialogo, sulla base del gusto, con le Regioni che via via ho la fortuna d’incontrare. E’ un modo per mettermi in gioco, raccogliere la sfida del cambiamento, delle mode che passano e delle nuove tendenze che sopraggiungono e confrontarmi con un pubblico sempre diverso, ripeto, non necessariamente di un ristorante ma di strutture dove si possa cucinare. Nel far conoscere l’alta qualità dei prodotti di eccellenza del Trentino (a filiera corta) definibili a ‘km umano’, perché portano in tavola la storia di chi li cura e cresce – prosegue Michele, il quale segue personalmente la raccolta delle erbette di campo e di quelle selvatiche poi messe in tavola – posso sperimentare ricette trait d’union tra tradizione e creatività. Quando lascio la mia Regione e mi avventuro per l’Italia, generalmente in tarda primavera ed autunno, insieme ai piatti ed ai prodotti, formaggi, piccoli frutti, erbe, porto sempre un po’ di comunicazione aggiuntiva sulla mia terra. A Ramazzano ho annunciato i Campionati del Mondo Mountain Bike UCI, dal 29 agosto all’11 settembre in Val di Sole, con i migliori riders del momento”. Che la formula della promozione turistica sulla base del gusto sia apprezzabile, lo hanno confermato i commensali umbri presenti alla Cena Trentina, fra i quali il senatore Valeria Cardinali, la deputata Adriana Galgano ed anche il Presidente del Consiglio Comunale di Perugia, Leonardo Varasano, rapiti dalle uscite dei piatti, sapientemente raccontati dai collaboratori di Zanella. “Non pubblicizzo strutture ma sapori – sottolinea – e costruisco menu basati sulla stagionalità, porto molte erbe, insieme al cervo ed ai formaggi, per far vedere e sentire cosa si può trovare fra i nostri rifugi, per far assaporare un regione in un’altra regione. Tra i piatti più graditi, il Tortino di pastafrolla salata con Tarassaco e pancetta e la tartare di Capriolo, un antipasto che è un must nel mio ristorante”. Ed ancora, nel bis di primi, difficile scegliere tra gli Gnocconi di ricotta nostrana ed erba Selene, tipica primaverile con le sue 3 fioriture in base a come viene tagliata, ed il Risotto con un pesto di Tarassaco ed affogato di Sabbionara, formaggio  macerato nel vino, a pasta grattugiabile. Il Sorbetto di fiori di Sambuco ha introdotto al bis di secondi, il filetto di Cervo scaloppato, al sangue, con spinaci selvatici e marmellata di mirtilli rossi ed il filettino di Salmerino, il re delle trote che trova il suo habitat in acque purissime, dalla temperatura non superiore agli 8° C altrimenti rischia di morire, abbinato a patate selvatiche e purè di carote. Tripudio per la torta di mele della nonna, arricchita con salsa vaniglia calda. “Siamo riusciti ad abbinare i vini della Cantina Grasselli ai nostri piatti, una scelta libera da parte di chi organizza l’evento – dice ancora Zanella – e con l’olio ed il pane di Luca e Simone, proprietari di una struttura bellissima, abbiamo cucinato delle bruschettine arricchite con la nostra pancetta molto golose”. Il passo successivo, a questo punto, quale potrebbe essere? “tornare in Umbria – conclude – con un altro appuntamento autunnale e fare in modo che la ‘cucina itinerante’ diventi un evento annuale o bi-annuale, per approfondire la conoscenza di scorci d’Italia e contaminarne i prodotti con le nostre ricette; ad esempio con il pane sardo già realizzo un antipasto tutto Trentino che va per la maggiore, in Sardegna non ci hanno creduto. Perché non far sì che l’Umbria raccolga la sfida?”Da quanto si vocifera, all’Antico Casale ci stanno seriamente pensando!!!