City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 21 Giugno 2016 09:28

Museo permanente per opere Gerardo Dottori a Palazzo Penna di Perugia

(CIS) - Perugia 21 giu. - Taglio del nastro, significativamente inserito nel programma delle Celebrazioni per il XX Giugno, si è tenuto nel pomeriggio di ieri lunedì 20 giugno, per il Museo civico di Palazzo della Penna, dopo più di tre anni di lavori; oggi e' diventato un percorso espositivo permanente dedicato a Gerardo Dottori (1884-1977), per l'impegno dell'Assessore alla Cultura, Turismo e Università, Teresa Severini, che ha molto lavorato per il raggiungimento di questo obiettivo. Ieri oltre all'inaugurazione delle sale, sono stati dedicati momenti di approfondimento e Conversazioni su Gerardo Dottori (nel Salone di Apollo, Palazzo della Penna). All'inaugurazione hanno presenziato il Sindaco di Perugia, Andrea Romizi, il Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, On. Ilaria Borletti Buitoni, l'Assessore all'Agricoltura, Cultura e Ambiente della Regione Umbria, Fernanda Cecchini. "E' un impegno che ho preso fin da subito - ha detto l'Assessore Severini, in apertura delle Conversazioni - e che oggi vedo finalmente realizzato, in un giorno così importante per Perugia come il 20 Giugno. Non posso che essere soddisfatta del grande lavoro fatto e del risultato e ringraziare tutti per l'impegno profuso". segue

Il nuovo allestimento, collocato al piano -1 del museo (dove un tempo aveva sede la Collezione Martinelli, dal 2015 trasferita alla Galleria Nazionale dell'Umbria), espone 48 opere tra dipinti e disegni, oltre a numerosi documenti originali; tra queste figurano anche alcuni lavori di altri artisti futuristi umbri, come Leandra Angelucci Cominazzini, Alessandro Bruschetti, Enrico Cagianelli, Giuseppe Preziosi, che accolsero e interpretarono ciascuno a suo modo la lezione dottoriana."La presenza della sala dedicata ai futuristi umbri - ha spiegato il curatore della Mostra Massimo Duranti - è una novità importante, perché abbiamo voluto aprire una finestra su questi artisti che non sono da considerare di serie C, ma al contrario hanno un loro ruolo nella scena artistica di quell'epoca, come dimostra il fatto che furono ammessi alla Biennale di Venezia". L'ordinamento e il catalogo, edito da Fabrizio Fabbri editore, sono curati da Massimo Duranti, presidente dell'Associazione Archivi Dottori, in collaborazione con Andrea Baffoni e Francesca Duranti, e di Antonella Pesola e Domenico Cialfi. abstract fonte com


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