L'assessore - e' detto in una nota - ha evidenziato che "la Regione ha messo in campo vari interventi di prevenzione, cura e riabilitazione dal gioco d'azzardo patologico rispettando in pieno le indicazioni del decreto Balduzzi (n. 158 del 2012) che ha incluso queste azioni nei Livelli Essenziali di Assistenza". Il numero verde regionale (800.410.92) avviato dall'UslUmbria2 già da tempo in forma sperimentale, offre gratuitamente ed in forma anonima informazioni, ascolto, consulenza ed orientamento. L'obiettivo è che tutti i punti di gioco lecito abbiano esposto in modo visibile il numero in modo da raggiungere un numero elevato di giocatori. Entro la fine di luglio sarà anche pubblicato un avviso per raccogliere idee per una campagna di informazione da far partire entro l'autunno". A livello locale, sono stati adottati regolamenti ed iniziative da parte di molti Comuni umbri "finalizzati alla prevenzione del gioco d'azzardo patologico, anche attraverso la regolamentazione delle attività commerciali con offerta di giochi leciti. Poi un elenco con date di quanto fatto in Umbria. Per il direttore regionale alla sanità Walter Orlandi "per affrontare un problema tanto complesso come quello del gioco d'azzardo patologico, su cui intervengono fattori molteplici, individuali, familiari, sociali, economici e culturali, un primo passo è quello di comprenderne i diversi aspetti, con una lettura a tutto campo. La battaglia contro il gioco d'azzardo è estremamente complessa e il ruolo dei media è fondamentale per poter far arrivare a tutta la popolazione l'informazione che esistono dei servizi dedicati alla cura". La dottoressa Biscontini ha ricordato che il numero al numero verde dell'UslUmbria 2 Centro di riferimento regionale per le dipendenze da gioco, arrivano chiamate da tutta Italia. "A rispondere sono operatori qualificati che forniscono informazioni sui vari servizi. Al più presto – ha detto Biscontini – speriamo di poter offrire anche un appoggio tramite un tributarista e un commercialista, visto che tutti i giocatori si trovano ad affrontare il grave problema dell'indebitamento". Quindi i dati: VEDI ALTRA PAGINA IN FONDO