Anche distinguendo per genere, sia tra i maschi sia tra le femmine questa risulta la somma massima maggiormente giocata. Poco più di un quarto dei ragazzi ha speso sino a 50 euro e meno del 4 per cento è andato oltre questa somma di denaro. In Umbria le prevalenze del gioco d'azzardo nella popolazione generale (15-74enni) secondo la rilevazione IPSAD 2014, condotta dal CNR di Pisa, sono assimilabili a quelle nazionali: in Umbria a giocare sono nettamente di più i maschi (37%) rispetto alle donne (18per cento). Se prendiamo in considerazione la popolazione a rischio secondo gli indicatori di prevalenza di gioco, in Umbria abbiamo in trattamento circa 42 soggetti per 1000 a rischio. La classe di età che si rivolge di più ai servizi è quella dei 45-54enni. Gli utenti sono prevalentemente maschi (81%).Nel 2015 gli umbri hanno investito nei giochi autorizzati dai Monopoli 1.029 milioni di euro (raccolta lorda), un importo sostanzialmente stabile rispetto ai dati del 2013 e del 2014. Tolte da questa somma le vincite, risulta in Umbria, al netto, una spesa di circa 235 milioni di euro, anche questa sostanzialmente stabile rispetto ai dati del 2013 (231 milioni di euro) e del 2014 (233 milioni di euro). I volumi di somme giocate mantengono un trend in riduzione rispetto al 2012, quando si registrarono 1.099 milioni di euro di raccolta, 840 milioni di vincite e 259 milioni di spesa. Considerando la spesa pro-capite (raccolta lorda meno vincite) nel 2015, gli Umbri si collocano ad un livello perfettamente sovrapponibile alla media nazionale, con 263 euro.