"La programmazione dell'attività tiene conto dei pareri espressi dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e dall'Osservatorio faunistico regionale, delle leggi di settore, delle direttive europee e della normativa di riferimento – continua l'assessore – Tutte le scelte effettuate sono state calibrate al rispetto delle leggi e alle specificità ambientali dei territori, confermandosi, quello marchigiano, uno dei migliori Calendari a livello nazionale, unanimemente riconosciuto da più parti". La proposta inviata alla II Commissione individua le specie cacciabili, i periodi e le giornate di caccia, i carnieri, l'ora legale di inizio e termine della giornata venatoria, i periodi e le modalità di addestramento dei cani. fonte com abstract