Carissimi fratelli nell'episcopato, nel presbiterato, nel diaconato e voi tutti popolo santo di Dio, tra poco faremo la nostra professione di fede: il credo dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a cui ci affidiamo; il credo della nostra fede semplice di quando eravamo bambini; il credo che ha allietato la nostra giovinezza; il credo a cui abbiamo fatto di tutto per rimanere fedeli per tutta la vita; il credo più sapiente di tutta la sapienza del mondo, perché è parola di Dio che rimane in eterno. Ma i grandi doni di Dio, non possono che invitarci ad essere umili (Von Balthasar). Mi hanno profondamente colpito, all'inizio di questo mese di giugno le meditazioni di Papa Francesco, ai seminaristi e ai sacerdoti. Nella Basilica Liberiana il Papa ha parlato del "ricettacolo" della misericordia, che è il nostro peccato. Dio è più grande "della nostra coscienza di peccato, e solo il cuore che ha ricevuto misericordia sa donarla!". "Rientra in te stesso – ci ha detto ancora il Papa – rifletti sulla tua storia e ci troverai tanta misericordia". Cari Amici, tante volte la misericordia del Padre ci ha ricreato il cuore e noi con gioia l'abbiamo riversata sui nostri fratelli: che grazia grande! Noi sacerdoti fiorentini non potremo mai dimenticare le parole che, poco prima di morire, il Card. Giovanni Benelli aveva scritto nel suo testamento: "A tutti i carissimi figli e figlie di Firenze, lascio una sola parola: fidatevi sempre di Gesù Cristo! E grazie, con particolare commozione a tutti quelli che mi hanno aiutato a ripetere questa parola (Gesù Cristo). Che Dio mi prenda nella Sua misericordia". fonte com. Alla presenza delle massime autorita' cittadine e regionali, del sottosegretario Bocci, il Cardinale Bassetti con i vescovi ha officiato la santa messa, distirbuendo personalmente la comunione ai fedeli. Al Termine con la processione dei parroci della diocesi, all'interno della Cattadrale, il Cardinale con accanto il Cardinale Betori ha pregato dinanzia alla statua della madonna, rinnovando la sua intercessione per i tanti problemi che il mondo vive in questo periodo storico. Al termine della funzione religiosa, ha annunciato che altri emigrati (18 ancora; sono quasi 100) verranno accolti dalla Caritas, ringraziando quanto le parrocchie hanno raccolto per questa finalita', "aiutare chi fugge da miseria, poverta' e conflitti". Ha anche annunciato che con le somme raccolte, qualche biciclietta per gli emigrati potra' essere acquistata, affinche' cosi' portanno recarsi al lavoro.