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Sabato 27 Agosto 2016 10:16

Terremoto Umbria: delegazione Caritas italiana a Norcia; stare vicini alla gente

(CIS) - Norcia, ago. -». "La nostra gente è atterrita e poco lucida in questo momento ed è stato drammatico per molti, soprattutto anziani, lasciare la propria casa. Abbiamo alcune decine di famiglie che non hanno più nulla, consapevoli di dover far venire una ruspa per spianare tutto. Ci sono diversi nuclei familiari proprietari di aziende zootecniche in montagna e di strutture agrituristiche ed è proprio il turismo in questo momento a risentire di più del terremoto. Oggi a Norcia non c'è più un turista. Dobbiamo essere vicini a quanti non potranno più tornare nelle loro abitazioni. Si tratta di alcune decine di famiglie soprattutto nella frazione di San Pellegrino, dove già la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco hanno allestito una tendopoli non molto lontano dalla chiesa parrocchiale distrutta. Quello che ci preoccupa, anche come Chiesa locale, è la situazione degli allevatori che non possono allontanarsi dai loro animali». Lo ha detto il parroco della concattedrale di Norcia don Marco Rufini, presentando la delegazione con il direttore della Caritas Italiana Mons. Francesco Soddu che, guidata dal segretario della CEU, ha visitato Norcia. Nella frazione di San Pellgrino e' crollata la chiesa (vedi foto). Infatti il patrimonio ecclesiale e' fortemente compromesso.  segue

 

"Grazie per essere venuti a Norcia a due giorni dal terremoto, mentre la terra continua a tremare. La nostra gente è messa nuovamente a dura prova, ma sa di poter contare sulla solidarietà e vicinanza di tutte le Chiese dell'Umbria, oggi qui rappresentate dai direttori delle otto Caritas diocesane e dai loro collaboratori. E questo è un bel segno di comunione ecclesiale». Con queste parole l'arcivescovo di Spoleto-Norcia e segretario della Conferenza episcopale umbra (Ceu), mons. Renato Boccardo, ha accolto e salutato ieri i membri della Delegazione regionale Caritas nel chiostro del monastero delle Benedettine di Sant'Antonio in Norcia, uno dei pochissimi luoghi religiosi della città di san Benedetto ancora parzialmente agibili, abitato da nove monache di clausura guidate dalla badessa madre Caterina Corona, mentre la totalità delle chiese e canoniche sono inagibili. "Quello che sta più a cuore alla Chiesa in questa fase dell'emergenza, particolarmente difficile per il prosieguo dell'attività sismica, sono le persone – ha concluso mons. Boccardo –. Dobbiamo stare loro accanto aiutandole nelle necessità quotidiane". abstract fonte com


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