Al tempo stesso, vogliamo costruire un 'Modello umbro di servizi socio-comunitari dell'emergenza sociale', che possa essere replicabile in ogni eventuale situazione di emergenza assimilabile al terremoto, anche in virtù dell'importante esperienza maturata dai servizi sociali regionali durante il sisma del 1997, a supporto dei terremotati". Per Barberini, dopo eventi tragici e traumatici e' necessario sostenere le comunita'. "Con questa iniziativa vogliamo creare un solido sistema di collegamento tra popolazione e istituzioni, soprattutto dopo che l'attenzione mediatica andrà diminuendo, assicurando un presidio continuo del territorio, in modo tale che la popolazione abbia punti di riferimento costanti e non si senta mai abbandonata". "Il progetto prevede un intervento straordinario di erogazione di servizi socio-comunitari, con iniziative orientate a rispondere ai bisogni della popolazione e della comunità, con un'attenzione particolare - e' detto nella nota - alle categorie più fragili. Verranno proposte attività rivolte all'inclusione sociale e interventi psicosociali che tutelino le persone colpite dal sisma, promuovendo programmi rivolti alle persone e alle famiglie, evitando lo spopolamento delle zone geograficamente più isolate"."Norcia, capofila della Zona sociale n. 6, è il comune che risulta avere più danni materiali - ha concluso l'assessore - e il più alto numero di sfollati".