Martedì 13 Settembre 2016 10:41

Festa del Cantico: presentato ultimo libro di Frate Brustenghi

(CIS) - Assisi set.- La 52° edizione della Festa del Cantico si è aperta a San Damiano con la presentazione dell'ultimo libro di frate Alessandro Brustenghi, Laudato si' mi' Signore – La melodia nascosta del Cantico delle creature, recentemente pubblicato per i tipi della casa editrice Porziuncola: un'occasione preziosa per ritornare a quella che è, probabilmente, la più celebre delle preghiere di san Francesco. Non solo quindi per rievocarne la composizione, avvenuta proprio qui a San Damino, nel 1225, ma anche per lasciarsi permeare dallo spirito che con cui il Santo, segnato dalle stimmate, gravemente malato e quasi completamente cieco, volle «comporre una nuova lauda del Signore riguardo alle sue creature». Diceva infatti il Poverello ai suoi compagni: «Ogni giorno usiamo delle creature e senza di loro non possiamo v ivere, e in esse il genere umano molto offende il Creatore. E ogni giorno ci mostriamo ingrati per questo grande beneficio, e non ne diamo lode, come dovremmo, al nostro Creatore e datore di ogni bene». La festa vuole quindi alimentare in noi lo stesso spirito contemplativo, che diventa sguardo pacato, attento, amoroso e pieno di gratitudine su ogni creatura. In questa 52° edizione si è voluto portare l'attenzione sulla musica: aspetto essenziale, eppure non scontato del Cantico. segue

 

Essenziale, perché le fonti ci informano che Francesco «vi fece sopra la melodia, che insegnò ai suoi compagni" (FF 1615); non scontato, perché il fatto che la melodia non ci sia giunta ha fatto sì che spesso si trattasse degli aspetti letterari del cantico trascurando completamente la sua dimensione musicale. La presentazione del libro di fra Alessandro ha quindi offerto l'opportunità di tornare al Cantico dal punto di vista della sua musica. Insieme con l'Autore, è intervenuto il M° Vladimiro Vagnetti, amico di vecchia data di fra Alessandro, esperto di musica antica ed estensore dell'accurata introduzione del volume. I due relatori - sottolinea la  nota - si sono alternati con commenti e valutazioni. L'aspetto forse più originale di questo lavoro è che l'Autore si è limitato a riadattare melodie medievali note arbitrariamente scelte; ha scelto e assemblato il materiale musicale (melodie tratte dal Laudario di Cortona) avendo come premessa e come criterio la tecnica medievale della contraffazione; in altre parole, non solo ha usato materiale medievale, ma lo ha "lavorato" con una tecnica medievale. La gioia del Cantico è dunque una gioia pasquale, che passa - precisa la nota dei  francescani - attraverso il dolore sperimentando nella redenzione la potenza e l'amore di Dio. Solo da questa gioia pasquale nasce quell'autentica riconciliazione coi fratelli e col creato che tanto affascina l'uomo contemporaneo, anche non credente, quando si imbatte nella figura del Santo assisiate. E' l'uomo riconciliato, infine, che può accogliere la consegna di Francesco: il suo invito a lodare e benedire il Signore, a ringraziarlo e servirlo con grande umiltà, nella vita di ogni giorno. Approfondimenti, immagini e video della presentazione e della esibizione su www.assisiofm.it - fonte com - abstract

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