"Sono, piuttosto, tempi di profonda riflessione su tutta una vita donata al Signore. La vocazione sacerdotale è una chiamata personale che il Signore ci ha fatto. Anche tu fin da giovane hai avvertito questa chiamata esigente del Signore, e hai messo tutto il tuo impegno per seguirla. Hai cercato di approfondirla, anche con l'aiuto del tuo vescovo, l'indimenticabile mons. Cesare Pagani, che come un padre premuroso ti ha seguito fin da ragazzo". Mons. Giulietti, nell'omelia, commentando il passo del Vangelo del miracolo alle nozze di Cana, ha parlato di «eccedenza» di Gesù nel primo del suoi segni, quello di trasformare l'acqua in vino. «Gesù esagera proprio – ha detto il presule –, perché non si limita a fornire il vino che manca, ma ne dà tanto da farci il bagno. La purificazione rituale era il bagno, il lavaggio che i giudei facevano e fanno ancora in tante circostanze". Il Vescovo ausiliario mons. Giulietti si è soffermato sulla figura di Maria ribadendo che "la Vergine Maria – ha concluso – la troviamo nel cuore della Chiesa e non potrebbe essere altrimenti. E noi devoti della Madonna delle Grazie chiediamo che al cuore della nostra Chiesa ci sia sempre Maria, aiutandoci ad accogliere con la sua stessa disponibilità e prontezza e doni di Dio, mettendoci senza paura a disposizione del suo disegno di salvezza per l'umanità». Le celebrazioni in onore della Madonna delle Grazie, apertesi in San Lorenzo nel pomeriggio della vigilia (11 settembre) con la cerimonia della ricostituzione della quattrocentesca "Venerabile Confraternita del Santissimo Sacramento, di San Giuseppe e del Sant'Anello", attraverso il rito della "vestizione" dei confratelli, si sono concluse con la riposizione della reliquia del Sant'Anello nel forziere che la custodisce al di sopra dell'altare dell'omonima cappella, la cui ostensione si è tenuta dal pomeriggio di domenica, al pomeriggio di lunedì 12 settembre. abstract servizio di R.L. curia Perugia