Eseguiti, inoltre - e' dettonella nota -, più di 1.300 interventi a contrasto degli affitti irregolari, anche mediante il ricorso all'offerta on-line di seconde e terze case nelle principali località di villeggiatura: 1.400 le violazioni riscontrate, con il conseguente avvio di più approfonditi accertamenti fiscali. In questo contesto si inserisce l'operazione "Black House", condotta dalla Guardia di Finanza di Udine nell'area di Lignano Sabbiadoro, orientata alla scoperta di patrimoni immobiliari, talvolta cospicui, destinati a "locazioni turistiche" in violazione della disciplina di settore, oltre che fiscale. A seguito di una mirata attività info-investigativa e di analisi, avvalorata dalle risultanze di accertamenti condotti nei confronti di 10 agenzie immobiliari e 396 persone fisiche proprietarie di immobili, sono state individuate oltre 1.000 unità locate in maniera irregolare o totalmente "in nero", con un'evasione constatata, in materia di redditi di fabbricati, pari a oltre 5,5 milioni di euro e un'IVA evasa dalle agenzie immobiliari per 450.000 euro. Tra i casi più eclatanti scoperti, quello di un intero nucleo familiare che ha locato completamente "in nero" 33 appartamenti, ricevendo canoni per quasi 230.000 euro e di un singolo proprietario che, a fronte dell'affitto di 19 immobili, ha percepito redditi in evasione per 190.000 euro. Da segnalare, inoltre, l'attività denominata "Black and Breakfast", nel corso della quale i finanzieri del Gruppo di Viareggio (LU) hanno individuato e controllato numerosi soggetti economici, esercenti l'attività di locazione turistico-alberghiera, in completa evasione fiscale. Complessivamente sono stati proposti per il recupero a tassazione 13 milioni di euro per ricavi non dichiarati oltre ad un'evasione IVA di circa 3 milioni di euro e la segnalazione di manodopera "in nero". 4.400 i lavoratori irregolari sono stati scoperti nel corso di più di 2.000 interventi; in tale ambito è da ricondurre l'operazione a contrasto del fenomeno del "caporalato" eseguita dalle fiamme gialle di Montegiordano (CS). I lavoratori reclutati, alloggiati in stalle adibite a dormitori, in condizioni igienico-sanitarie degradate, erano costretti - precisa la nota - a lavorare senza precauzioni di sicurezza, percependo una paga inadeguata. Grazie al capillare esame delle transazioni finanziarie è stato ricostruito l'illecito giro d'affari del "caporale", quantificato in circa 250.000 euro incassati in pochi mesi e trasferiti all'estero soprattutto attraverso servizi di money-transfer (500 gli accertamenti in atrettanti sportelli) che hanno posto in risalto, in 140 casi, operazioni di trasferimento di denaro eseguite da soggetti gravati da precedenti di polizia. abstract fonte com