Il cardinale ha ribadito nelle interviste alle emittenti televisive «Rete Sole» e «Umbria Tv» i concetti di quanto affermato ai giovani. Alla domanda «i Vangeli sono stati una sorta di giornalismo?», il presule ha risposto: «Euanghèlion è la buona notizia ed è stato importante che i Vangeli fossero scritti, ma se non ci fosse stato chi li divulgava, chi li annunciava? Anche oggi la notizia è fondamentale e voi operatori dell'informazione, dal punto di vista deontologico, avete una responsabilità grande. Sul piano laico voi giornalisti siete ciò che sono gli evangelizzatori nella Chiesa, siete gli evangelizzatori laici!». E' stato anche chiesto al cardinale quali sono le nuove sfide del giornalista di oggi. Bassetti ha risposto: «Io ho fatto il prete, non so se avrei la vocazione a fare il giornalista, ma quello che accomuna oggi il prete al giornalista è di essere una persona capace di discernimento. Discernere vuol dire distinguere fra ciò che è buono e meno buono, fra ciò che è giusto e ciò che è velenoso. Il giornalista – ha evidenziato il cardinale – diventa la voce se ha un discernimento anche degli ultimi, dei poveri e di chi non ha voce. Chi non ha voce da chi può ricevere la possibilità di essere sostenuto? E un giornalista ha anche questo ruolo: un grido buono, un annuncio buono per il futuro. Infondo anche il giornalista è un messaggero laico di una buona notizia. Nel formulare gli auguri agli allievi, il porporato ha anche evidenziato quanto la formazione sia importante per chi si appresta a svolgere «questa professione meravigliosa». abatrac - fonte com a cura di R.L.