City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Venerdì 23 Settembre 2016 18:50

Terremoto: un mese fa la grande scossa; a 30 giorni chiuse gran parte tendopoli

(CIS) - Roma, set.- Un mese fa la grande scossa di 6.0 di magnitudo, in un ampia zona del centro Italia che ha sconvolto paesi del reatino (Amatrice per meta' distrutta, cosi' Accumoli, le varie frazioni, nelle Marche a Pescara del Tronto e Arquata con le tante frazioni, cosi' nella zona di Norcia in Umbria con Castelluccio, San Pellegrino e le zone agricole e con i tanti allevamenti, di bovini e ovini; ad un mese da quella notte dopo che e' scattata una mobilitazione generale di vigili del fuoco, esercito, sanitari, volontari e protezione civile in testa, dopo le fasi dell'emergenza e della ricerca di superstiti, ora si e' arrivati alla chiusura delle prime tendopoli. Chiuse infatti quelle di Acquasanta, Spelonga (Arquata del Tronto), Montefortino, Amandola nelle Marche; le altre saranno smantellate la prossima settimana. Ad un mese dal terremoto, sono meno di 200 le persone che dormono ancora in tenda nelle Marche. Alcune tende restano a servizio dei volontari, personale di ausilio proveniente da altri Comuni e per coloro che, al susseguirsi delle scosse per paura, preferisce passare la notte in tenda.  segue

Protezione Civile delle Marche, con il sostegno del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e le amministrazioni comunali stanno procedendo velocemente con le operazioni che consentono alle famiglie di lasciare le ultime tende (o trasferimento negli alberghi della costa, o autonoma sistemazione da amici e parenti) e tornare nelle proprie abitazioni se agibili o in altre soluzioni abitative adeguate. I dati a oggi sono i seguenti; per le scuole: sono arrivate in totale 468 richieste di sopralluogo su edifici scolastici. Sono risultate inagibili 18 scuole, 343 agibili. 3.850 sopralluoghi effettuati nelle province di MC AP FR su edifici pubblici e privati. 29.000 le richieste di sopralluogo pervenute ai Comuni. 1.400 edifici sono stati dichiarati inagibili inagibili nel territorio marchigiano. Nei giorni successivi al sisma la popolazione assistita nei centri di accoglienza nelle regioni colpite dal sisma era la seguente: Marche 1.257 disponibilità complessiva di 3.133; nel Lazio 856 su 2.045 ; in Umbria 655 su una disponibilita' totale di 1.650, infine in Abruzzo 274 su una disponibilita' di 756. fonte com


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