"Per gli amministratori pubblici – ha sottolineato il Vicesindaco - la smart city è una necessità, non solo perché tutto il mondo va in questo senso, ma anche perché in una situazione di risorse calanti e di aspettative dei cittadini in crescita, le politiche pubbliche devono essere "intelligenti". Che significa, utilizzare le più moderne tecnologie, favorire la sostenibilità ambientale e l'economia circolare e tenere conto dei cambiamenti climatici, come ci invitano a fare l'Agenda 2030 sottoscritta all'Onu l'anno scorso da 193 paesi, l'Accordo di Parigi, ma anche l'Enciclica Laudato Sii e il Pacchetto europeo per l'Economia circolare. E' fondamentale - ha concluso il Vicesindaco Barelli - che si parli di questi temi, quindi ben vengano convegni e momenti di confronto, ma sono necessarie anche più politiche coerenti e coraggiose." Per Bertoni, queste sono le sfide del futuro per gli amministratori, le associazioni e le imprese per costruire nuove società e dare opportunità ai più giovani. Un'opinione condivisa anche dall'onorevole Adriana Galgano, che – riportando i dati degli Stati Uniti, dove la nuova occupazione arriva tutta da aziende che hanno meno di quattro anni e che operano in settori innovativi- ha ribadito l'importanza di fare rete per sfruttare le risorse a disposizione e mettere a sistema i risultati. Per la Presidente dell'Assemblea regionale, Donatella Porzi, in Umbria c'è molta strada da fare su queste tematiche, ma "c'è anche –ha detto- un fermento importante, segnale inequivocabile di un'esigenza condivisa di cui si sente l'improcrastinabilità." fonte com abstract