I docenti di sostegno, costretti al trasferimento in altre Regioni, prestano il loro servizio ormai da anni nelle scuole della Regione Umbria, rapportandosi quotidianamente - e' detto in una nota - con tutti i servizi territoriali competenti (ASL, educatori ecc.) fondamentali per l'espletamento del proprio lavoro diretto all'inclusione e integrazione dei ragazzi."E' stato un impegno determinato e serio – ha sottolineato l'assessore regionale all'istruzione Antonio Bartolini -, di fronte a situazioni complesse che incidono su diritti soggettivi e su problematiche di livello nazionale, e che esulano da competenze della Istituzione regionale. Oggi, i docenti del sostegno sono stati assegnati provvisoriamente in provincia di Perugia e dunque voglio esprimere tutto il mio apprezzamento e quello dell'intera giunta regionale per il soddisfacente esito della vicenda. Da subito, però – ha aggiunto l'assessore -, bisogna ricominciare a lavorare per garantire loro una stabilità di cattedra in Regione già dal prossimo anno. Molto proficuo anche il lavoro dell'Ufficio Scolastico Regionale, che pure ha dovuto gestire una fase così delicata, e per lo più in periodo feriale, con solo 4 impiegati in ufficio, a fronte di oltre 600 domande pervenute.L'impegno dell'Amministrazione Regionale – ha concluso Bartolini - sarà anche quello, da qui ai prossimi mesi, di favorire il rafforzamento dell'organico dell'Ufficio periferico dello Stato, così che gli utenti siano messi in grado di poter interloquire con maggiore efficacia e soddisfazione". fonte com