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Giovedì 29 Settembre 2016 21:36

Renzi a Perugia. Spiega le ragioni per il Si' al referendum e mostra la scheda referendaria

(CIS) - Perugia set.- La riforma e' un bene per gli italiani, e' un bene per il Paese che vuol tornare ad essere competitivo, vuol tagliare i costi della politica (meno parlamentari, un Senato diverso e piu' snello fatto da politici eletti nei territori, quindi a contatto con la gente) un Paese che con un Parlamento diverso, non si perde in lunghi passaggi di una legge, da Camera a Senato, da Senato a Camera, da Camera a Senato... e cosi' via anche per quattro volte o piu' volte. Penso che saranno in pochi gli italiani che diranno No alla riduzione della burocrazia e degli stipendi dei politici. Poi il Cnel, anche questo da chiudere perche' costa dieci milioni di euro, ma ne costava una ventina quando sono arrivato io a Palazzo Chigi. La riforma: votare SI, e' per il bene degli italiani dei nostri figli." E' stato questo l'argomento conclusivo e principale dell'incontro politico (Insieme si cambia)  che il premier e segretario del Pd Matteo Renzi ha fatto a Perugia, dove ricordando i precedenti incontri, ha detto che "a Perugia si viene per prendere la carica". Un Centro congressi gremitissimo, anche tanti i giovani e qualche contestatore azzittito dagli applausi. Tra le personalita' in sala, oltre ai parlamentari e esponenti poltiici, imprenditori (Renzi ha salutato l'amico Cucinelli, ringraziandolo per quello che fa per Solomeo, un paese risorto) ed anche il presidente di confindustria Umbra Ernesto Cesaretti e l'imprenditore Angelantoni. segue

 

 

Renzi era giunto nel primo pomeriggio alla Perugina-Nestle' di San Sisto, azienda leader nella produzione di cioccolato, dove ha incontrato management e lavoratori, accompagnato dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, dal sindaco Andrea Romizi, dal prefetto Raffaele Cannizzaro e da parlamentari umbri, con i quali ha visitato la Casa Del Cioccolato Perugina e il Museo Storico; gli onori di casa da parte di Leo Wencel della Nestle' che ha parlato della Perugina come di un "polo di eccellenza nella lavorazione del cioccolato" e dell'impegno sul piano di sviluppo da 60 milioni di euro in 3 anni, che portera' lavoro e certezze sociali. Dopo la visita allo stabilimento Perugina, incontro con i sindaci a Villa Umbra e questo ha permesso al premier di toccare un altro dei temi caldi, quello dei piccoli comuni come in Umbria, del terremoto che ha colpito le zone di Norcia dove "se non ci sono stati morti lo si deve alla ricostruzione fatta con criteri antisismici" dopo i precedenti terremoti, anche se - ha aggiunto - i danni nella zona se ne contano parecchi. Ha ricordato la tragedia di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto soffermandosi sul grande lavoro della Protezione civile, dei vigili del fuoco, forze dell'ordine che "tutti assieme" (ha citato anche il cane della polizia - il labrador Leo - che e' riuscito a localizzare la piccola Giorgia rimasta sotto le macerie per 16 ore ed altri sopravvissuti) sono state salvate 238 vite umane. "Non mi accontento di essere il Paese migliore nella gestione delle emergenze; bisogna fare, fare qualcosa di piu' per rendere più sicura l'Italia ed ecco un grande uomo come Renzo Piano che ha parlato oggi in Senato". Sulle scuole sicure il premier ha messo l'accento; nessun compromesso con la UE sugli investimenti fuori dal patto di stabilita' per le scuole, poiche' "li vanno i nostri figli e la sicurezza e' un obbligo". Renzi ha fatto gli auguri a Berlusconi ed a Bersani per il loro compleanno, ha parlato di D'Alema criticando l'atteggiamento nei suoi confronti, con "un obiettivo tattico, di distruggere una persona e un'esperienza, lui che è un esperto di lotta fratricida in casa". Ha poi criticato il M5S per il No alle Olimpiadi, sottolineando che "questo e' stato un bel favore per gli altri concorrenti, Parigi e Los Angeles che - ha detto - staranno li' a brindare" per i soldi che arriveranno per l'organizzazione dei giochi. Sul Referendum quindi ha spiegato le ragioni per  il Si, chiedendo a tutti di documentarsi in modo preciso, non solo ascoltando cio' che dice la TV. All'esterno del centro congressi Capitini un efficiente servizio d'ordine ha tenuto a distanza i contestatori della LN e della estrema sinistra, pochi per verita',  con cartelli e scritte "Pinocchio" e Pifferaio, sei scappato dal centro citta'", riferimento alla decisione si spostare l'incontro politico dal Pavone al Centro Capitini.


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