Venerdì 14 Ottobre 2016 12:36

Pellegrinaggio in Terra Santa: padre Michelini, i gesti della misericordia

(CIS) - Perugia ott. - "Il significato di questo viaggio sulle orme di Cristo nell'Anno giubilare che sta per concludersi, inizia sotto diversi auspici e con particolare benedizione. Il popolo degli Ebrei in questo periodo è coinvolto in quelle importanti festività giudaiche che anche Gesù ha osservato, e una di queste, Sukkot, prevede proprio - ha aggiunto padre Michelini - uno dei tre pellegrinaggi di cui ho accennato: il Capodanno (Rosh haShana), che è stato lo scorso 4 ottobre; il giorno dell'Espiazione (Yom Kippur), ovvero il giorno più sacro dell'anno, mercoledì scorso 12 ottobre. Quando il pellegrinaggio diocesano sarà nel suo pieno svolgimento, il prossimo lunedì 17 ottobre si celebrerà, in Israele ma anche per gli ebrei della diaspora, la festa delle Capanne (Sukkot). Con l'inizio dell'anno la tradizione liturgica ebraica dice che ci sono dieci giorni in cui sono aperte le "porte della misericordia", perché ogni membro di Israele possa pentirsi e riconoscere i propri errori. In questo periodo, come già insegnava Gesù nel Sermone sul monte del Vangelo di Matteo, i fedeli osservanti chiedono il perdono a coloro che hanno offeso, e lo offrono a coloro dai quali sono stati offesi. Così, preparati da uno spirito di penitenza, potranno giungere al Giorno dell'Espiazione, col quale Israele è perdonato da tutti i peccati. segue

 

Infine, al termine di questa triade di feste, con la festa delle Capanne - ha continuato il frencescano - si ricorderà la precarietà del periodo trascorso nel deserto, e si offriranno a Dio le quattro "specie" di vegetali (la palma, il cedro, il mirto e il salice), per ringraziarlo della misericordia». «Nel pellegrinaggio in Terra Santa anche i gesti di misericordia che Gesù stesso ha compiuto. I cristiani, che seguono Gesù, l'osservante che ha celebrato questi riti (evocati nel Vangelo di Giovanni e nella Lettera agli Ebrei) – ha concluso padre Michelini –, seguono nel pellegrinaggio in Terra Santa anche i gesti di misericordia che Gesù stesso ha compiuto: da Cafarnao, dove ha iniziato il suo ministero guarendo e compiendo esorcismi, a Gerico, dove ha compiuto il suo ultimo miracolo, restituendo la vista a un cieco, a Gerusalemme, dove ha incontrato consapevolmente la sorte di finitudine di ogni uomo e ha donato la misericordia anche dalla croce ("Padre, perdona loro..."). In questo Anno della Misericordia indetto da papa Francesco, tutto questo acquista un significato ancor più grande, se possibile, in una sovrapposizione di grazia su grazia». di R.L.

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