Dello stesso parere il proprietario del complesso aziendale, Leonardo Servadio junior, che ha accolto la proposta con la consueta disponibilità, dicendosi felice che un luogo d'eccellenza potesse essere rivissuto, anche se per poco. L'eclettico pittore e scultore umbro Carnevali, infatti, già da qualche anno, proprio nella giornata dei morti, allo scoccare del mezzogiorno, in luoghi simbolo del territorio diffonde messaggi di memoria e vita, sempre all'insegna dell'arte. Lo ha fatto a Perugia, nei cimiteri abbandonati, circondando le sue opere con musica contemporanea e brani tratti dalla grande letteratura e poesia. Quest'anno ha voluto cambiare Comune e contesto, scegliendo una fabbrica dismessa, ma non per calcare la mano su quello che c'è stato ed ora non esiste più, piuttosto per favorire un'astrazione dal luogo e dalla vicenda conosciuta per renderla universale, condivisibile ed immaginabile addirittura in altra forma. Pertanto, un complesso scultoreo imponente, a suggerire moltitudini di volti, facce, braccia, persone, spesso senza un nome, costituirà l'ambientazione e la platea attraverso la quale, su un tappeto di musica inedita, composta per l'occasione ed eseguita dal maestro Michele Rosati, con il supporto del percussionista Filippo Pambianco, l'attrice Emanuela Faraglia darà corpo e voce alla prosa di Stella Carnevali. La costruzione musicale si appoggerà sul canone verbale "Il luogo è il tempo", ad avvolgere quelle 'persone-sagome' artistiche che sembreranno aspettare un soffio che possa restituire loro, metaforicamente, un futuro. "Ovviamente – conclude Pierotti – non ci aspettiamo che da una situazione come questa possa nascere chissà quale seguito. Sfido chiunque, però, a non desiderare che per qualunque glorioso passato non possa ritornare un altrettanto significativo futuro. Il messaggio è proprio questo, nella giornata tradizionalmente dedicata ai morti, sarà bellissimo celebrare e percepire la vita. Sono sicuro che quanti hanno avuto modo di vivere e frequentare l'Ellesse o, al contrario, chi ne ha solo sentito parlare possano avere il desiderio di 'rimetterci il naso', lasciandosi prendere e sorprendere da un incontro d'arte e sensibilità".