La Regione Lazio conta quasi 800 assistiti: circa 140 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, una quarantina in tenda, un centinaio in strutture ricettive sul territorio e quasi 500 negli alberghi della costa adriatica. Nella Regione Abruzzo, infine, sono oltre 2400 gli assistiti: circa 1700 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, quasi 700 in strutture ricettive in ambito comunale. Dopo le ultimi forti scosse del 26 e del 30 ottobre i Sindaci dei Comuni maggiormente interessati possono chiedere l'attivazione di una procedura FAST-Fabbricati per l'Agibilità Sintetica post-Terremoto, per la verifica dell'agibilità post sismica degli edifici privati. Questo tipo di valutazione consente di individuare - spiega una nota - le esigenze abitative sul territorio. Sono i Centri Operativi Comunali le strutture territoriali che gestiscono la procedura FAST. E' compito del Sindaco o del Centro Operativo Comunale informare i cittadini, circa le date delle verifiche, tramite lo strumento che si ritiene più opportuno, ad esempio attraverso la stampa locale. Possono svolgere sopralluoghi i tecnici (architetti, ingegneri e geometri) reclutati dai Consigli Nazionali e dalle Amministrazioni di appartenenza, nel caso di pubblici dipendenti, e successivamente accreditati dalla Dicomac di Rieti. I professionisti devono essere abilitati all'esercizio della professione con competenze di tipo tecnico e strutturale nell'ambito dell'edilizia e devono essere iscritti a un ordine/collegio professionale. Per quanto riguarda i tecnici impiegati in una Pubblica Amministrazione, questi devono essere in possesso di un titolo di studio relativo a competenze di tipo tecnico strutturale. Devono inoltre presentare un'attestazione dell'amministrazione di appartenenza che comprovi la consolidata esperienza nel settore. Il Comune consegna alle squadre il piano dei sopralluoghi con gli edifici da ispezionare. Le squadre compilano le schede e ne lasciano una copia ai Comuni per l'eventuale adozione di provvedimenti. Le schede originali sono invece consegnate ai Centri Operativi sovracomunali. Questi ultimi redigono una lista riepilogativa inviata quotidianamente alla Dicomac e ai Sindaci. Solo successivamente il Centro Operativo sovracomunale consegna gli originali alla Dicomac. abstract fronte com